
Nonostante le difficoltà tecniche di connessione oggi abbiamo avuto l’onore e l’immenso piacere di condurre un’intervista in diretta con l’Assessore al Turismo del Comune di Napoli. #FaceToFace: Eleonora De Majo racconta la Fase 2 della Cultura. Ecco gli argomenti emersi nella nostra “chiacchierata virtuale” che potete recuperare sulla nostra pagina Instagram.
SUL “MAGGIO DEI MONUMENTI”
“Noi veniamo da una esperienza positiva del palinsesto online. Abbiamo iniziato sulla pagina Facebook dell’Assessorato alla Cultura, appena dopo la Conferenza Stampa di Conte del 12 Marzo. Il Palinsesto prevedeva 7/8 contributi giornalieri e ha raggiunto circa 2 milioni e 500 mila visualizzazioni con più di 500 artisti coinvolti. Una vera scommessa, è andata molto bene.”
“Abbiamo deciso di non saltare l’evento, così importante per la primavera culturale napoletana, del “Maggio dei Monumenti”. Il progetto è diverso dal palinsesto di Marzo e di Aprile, volevamo accompagnare la ripartenza. Sapevamo che il 4 Maggio era una data, non di “liberi tutti”, ma questo mese rappresenta un periodo di graduali riaperture. Con le dovute cautele, alcune cose sarebbero state lentamente concesse). Aspettiamo, infatti, le varie riaperture: da quella del 4 a quella del 18 (che comprende anche i musei), Maggio è una fase di passaggio.”
“Abbiamo deciso di mantenere il tema scelto, dedicato al filosofo Giordano Bruno e ad alcuni luoghi della città, in particolare il Convento di San Domenico Maggiore. Abbiamo raccolto circa 95 proposte, offrendo supporto, anche minimo agli enti locali in questa fase molto difficile. La maggior parte delle performance di danza, teatro si tengono nei luoghi monumentali della città. Verranno trasmesse in video per permettere di fruire del patrimonio culturale a distanza con gli strumenti che abbiamo. E’ una versione diversa, ma è comunque la XXVI edizione del Maggio dei Monumenti”.
GLI IMPATTI DELL’EMERGENZA
“L’emergenza ha cambiato il modo di fruire del prodotto culturale . Ci siamo dovuti adattare ad un uso inedito dei social network. Abbiamo fatto la scoperta di una modalità diversa e più profonda del normale uso superficiale. Quasi mai vengono adoperati per veicolare prodotti di qualità, oggi sono diventati una piazza di divulgazione culturale. Ma nella vita materiale gli effetti del Covid sono devastanti per l’economia dello spettacolo e del prodotto culturale. Doversi fermare a ridosso della stagione più importante ha creato un impatto fortissimo sui lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo. É un problema che va affrontato soprattutto a livello governativo”.
#FaceToFace:Eleonora De Majo racconta la Fase 2 della Cultura
GLI AMBITI PIU’ DANNEGGIATI
“Sono danneggiate tutte le figure che lavorano intorno al turismo e alla cultura, a Napoli ed Italia, ma anche in tutto il mondo. La ripartenza ci restituisce un quadro di situazioni che potranno ripartire prima, altre dovranno aspettare ancora. Si è creata una sorta di classifica delle difficoltà. Forse dal 18 sarà possibile ritrovare una ricollocazione per i lavoratori dei musei, degli spazi espositivi, delle guide turistiche. I luoghi più danneggiati sono sicuramente i teatri, per tanti motivi, come luoghi di assembramento per il pubblico, e perché il palco è un luogo sociale. È difficile ed innaturale pensare il distanziamento sociale, stravolgerebbe completamente la natura artistico dello spettacolo.
La sala cinematografica, lo sarà, anche se il cinema in sé. Ma lo streaming accentra il potere delle grandi major della produzione e danneggerà ancora le sale nei prossimi mesi. E’ uno dei luoghi in cui le persone faranno a meno di andare. Anche lo spettacolo dal vivo e i concerti sono i luoghi di assembramento per eccellenza, parliamo di pubblico molto numeroso, anche di decine di migliaia di persone. I concerti non prevedono la ripartenza.”
“Chi prende le decisioni, Il Governo dovrebbe mettere tutti in condizione di sapere in che modo e quando dare piccoli la ripartenza. Lo stiamo immaginando per tutto il mondo economico del paese, industrie e manifatture. La cultura è un pezzo importante della produzione del paese (fa un milione e mezzo di lavoratori per la cultura e 4 milioni e mezzo per il turismo).
Parliamo di cifre particolarmente elevate, una delle risorse più importanti per il Meridione. Il comparto, tutto insieme, rappresenta un pezzo fondamentale del prodotto interno lordo. Allora bisogna immaginare per tutti un cronoprogramma, ci sono piccoli passi che potrebbero rimettere in moto l’economia per tutti. E’ auspicabile e necessario”.
VALE LA PENA APRIRE I LIDI? E SUL TURISMO?
“Il Covid-19 non può diventare occasione per perdere le spiagge pubbliche. Dovremmo sfruttare per fruire del mare, del nostro litorale in sicurezza, senza che diventi occasione di privatizzazione di nessun tipo sapendo che la nostra città ha dei problemi oggettivi: le spiagge sono poche, piccole e sempre sovraffollate”.
“Faremo i conti con la necessità incrementare i flussi turistici nella nostra città, dai comuni vicini della nostra stessa regione e poi da quelli del meridione e del Centro. Bisogna puntare sulla valorizzazione della prossimità. Volontà di conoscere e scoprire le bellezze che abbiamo a ridosso del nostro territorio .
Questa estate potrebbe essere un ottimo momento per valorizzare alcuni itinerari turistici e culturali della città metropolitana, anche per noi che non li conosciamo. Un esempio, che si sta portando avanti da anni è quello delle residenze borboniche, un patrimonio monumentale che ci accomuna. E’ anche quasi un dovere civico far del bene al nostro territorio, andarselo a riscoprire per rimettere in circolo l’economia. Stiamo lavorando con le altre città per costruire una campagna di valorizzazione omogenea con l’Ente Nazione del Turismo , basata sul turismo di prossimità, senza mettere in campo flussi che comportano rischi di contagio ma che si limito a ridosso del territorio di appartenenza”.
Ne approfittiamo per ringraziare ancora una volta L’Assessore alla Cultura e al Turismo per il suo prezioso intervento. #FaceToFace:Eleonora De Majo racconta la Fase 2 della Cultura. Mi raccomando, non perdetevi la prossima intervista con il direttore del MANN, Paolo Giulierini, in occasione della Giornata Mondiale dei Musei.
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12 thoughts on “#FaceToFace:Eleonora De Majo e la Fase 2 della Cultura ”