La pizza, la mangiamo tutti. Tradizionale o gourmet, con pochi ingredienti o a più strati, su una cosa siamo tutti d’accordo: non si può proprio vivere senza pizza. Ed è un bene che, ad oggi, ce ne siano per tutti i gusti e per tutti i portafogli senza lasciare nessuno escluso. L’avresti mai detto, però, che la pizza fosse un piatto da Re… O, meglio, da Regina?
Oggi, ti porto proprio alla tavola di un’illustre sovrana — così illustre che a lei furono dedicate diverse ricette, come quella della torta margherita — per scoprire un po’ di più di questo prodotto Made in Italy, fieramente esportato in tutto il mondo e felicemente accolto nelle nostre case.
Sei pronto ad aggiungere un trono, cioè un posto, a tavola?
Le origini della pizza
Sfatiamo questo mito sulle origini della pizza: il cibo più amato al mondo non è nato tra le mura di una reggia sfarzosa, né per mano di un altolocato cuoco al servizio di una nobile famiglia. Nossignori!
Anche la pizza trova le sue origini nella cucina popolare, quella povera che abbisogna di pochi ingredienti base e riesce a fare magie di sapore inedite, capaci di attirare l’attenzione di tutti — ricchi e poveri.
In questo senso, la pizza come la conosciamo noi oggigiorno ha un antenato, assai diffuso intorno alla fine dell’Ottocento. A Napoli, in particolare, la gente aveva già sviluppato un interesse non da poco nei confronti delle c.d. focacce al pomodoro che avevano due vantaggi: il costo ridotto e la facilità di consumazione.
In realtà, la storia della pizza è ovviamente ben più complessa di così ed è andata incontro a innumerevoli variazioni. Attira il nostro interesse, però, al momento, la creazione di questo meraviglioso cibo nella sua versione più “moderna” e famosa.
Ed è per questo che facciamo un salto nel XVII secolo.
La pizza margherita: la pizza della Regina
Esistono due teorie che spiegano diversamente perché la pizza margherita abbia assunto questo nome; due teorie molto differenti l’una dall’altra. E io te le propongo entrambe.
La prima, che è anche la meno romanzata, si limita a ricondurre la scelta del nome all’aspetto della pizza in sé e, in specie, alla disposizione della mozzarella sulla superficie dell’impasto. Le fette di mozzarella, invero, vengono posizionate sulla base di pomodoro in modo sparso, a ricordare i petali di uno dei fiori più comuni al mondo — la margherita, appunto — ma anche a facilitare la distinzione delle fette da tagliare.
La seconda, di contro, ci racconta che il nome della pizza sia dovuto a nientepopodimeno che la Regina Margherita. Ma perché? Ebbene, pare che la monarca si fosse lasciata incuriosire, durante un viaggio a Napoli nel 1889, dall’interesse mostrato dagli abitanti della città verso le famose focacce al pomodoro. E, giacché ella era una grande amante dell’Italia e un’ostinata promotrice del Made in Italy, volle assaggiare la specialità di cui tutti parlavano.
Fu così che il cuoco napoletano Raffaele Esposito, universalmente riconosciuto come uno dei fornai migliori di Napoli, venne invitato alla corte della regina per compiere una delle sue magie culinarie. E così avvenne. Le presentò, infatti, tre varianti differenti della pizza tra le quali figurava quella che oggi conosciamo come pizza margherita.
La storia vuole che la regina rimase così entusiasta dalla combinazione di sapori — pomodoro, mozzarella e basilico — e così appagata dai colori che richiamavano il tricolore italiano, da mostrare apertamente e a gran voce la sua preferenza.
L’elogio fu tale che Raffaele Esposito non soltanto nominò la pizza “Margherita” in onore della monarca, ma la inserì anche nel suo menù.
La pizza Margherita oggi
Non è, poi, una gran sorpresa che la pizza margherita sia sopravvissuta nei secoli senza colpo ferire e che rimanga attualmente una delle più famose in tutto il mondo.
Che segua la tradizione napoletana o quella della pizza in teglia, che sia fritta o al forno, non c’è pizzaiolo che non inizi a muovere i primi passi proprio con la pizza margherita. E non c’è pizzeria che non ce l’abbia nel menù.
Il procedimento di lavorazione dell’impasto, infatti, potrà anche variare, ma l’abbinamento degli ingredienti rimane sempre quello e dà la stessa gioia al palato. Ecco perché, oramai da tempo, ho decretato la pizza margherita come la mia pizza preferita in assoluto!
E tu, invece? Che mi dici? Ma, soprattutto, che te ne pare di mettere le mani in pasta e di portare a tavola una bella margherita nei prossimi giorni? E, magari, anche di invitarmi a casa per testarne la bontà — sono una grande sommelier delle pizze, fidati.
Ah sì! Scegli il servizio migliore, mi raccomando. É un piatto degno di una Regina, non dimenticarlo.
Potrebbe interessarti anche: