Prima la fame, poi il successo a livello internazionale. Sophia Loren ha il viso di una donna che, la vita, l’ha vissuta senza mai risparmiarsi né essere risparmiata. E, dai suoi occhi, trapelano soltanto alcune delle avventure che ha dovuto affrontare per arrivare dov’è adesso.
Inserita dall‘American Film Institute tra le più grandi attrici della storia, Sophia Loren non è soltanto un’interprete eccezionale ma anche una donna verace e irresistibile nella sua spontaneità. Non da ultimo, si distingue anche per le sue mirabili doti da cuoca. E come potrebbe essere altrimenti, del resto, se nel suo sangue scorre il sangue della Napoli più autentica?
È sotto questo aspetto che voglio presentartela oggi, facendola scendere dal palco per accoglierla in cucina. Lì, Sophia Loren sveste i panni della diva che naturalmente è e torna ad essere la donna nel suo abito più semplice: quello della persona comune, che poi troppo comune non è.
Pronto ad aggiungere un posto a tavola?
In cucina con amore
“In cucina con amore”. È questo il titolo del libro più venduto di Sophia Loren a tema cucina, pubblicato per la prima volta nel 1971 e riedito con qualche accorgimento grafico del 2013 da Rizzoli. Nelle 200 pagine circa di cui si compone, Sophia Loren ci porta alla scoperta del suo modo di intendere il rapporto con la tavola.
Il libro, infatti, è figlio del suo tempo e continua ad esserlo. La scelta di mantenerlo tale e quale ci offre, così, una panoramica sulla società dell’epoca, ma apre anche una finestra sulla vita dell’attrice. L’aneddoto sul lobster cocktail, che le permise di fare amicizia con Cary Grant, è soltanto uno degli esempi di questo ricettario-diario.
Il titolo, d’altra parte, anticipa già la filosofia della sua autrice: in cucina più che altrove, l’ingrediente principale è l’amore. Ne basta una spolverata e anche il piatto più povero può cambiare sapore.
“Il miglior condimento è la fame”
Del suo passato, Sophia ricorda tutto senza rimpiangere nulla. Perfino i bombardamenti su Pozzuoli, vissuti con timore da bambina, rievocano in lei l’immagine di una donna speciale: sua nonna. È a lei che la Loren deve il suo modo di intendere la cucina con amore e il merito di essere sopravvissuta ad alcuni momenti terribili.
Nonostante la minaccia delle bombe, infatti, la piccola Sophia trovava riparo tra le gonne della nonna. Entrambe seguitavano ad affaccendarsi tra il pentolame e gli ingredienti a disposizione, trovando sollievo nella cucina. Quando lo stomaco si contrae per gli spasmi della fame, del resto, ogni cosa appare prelibata, anzi “squisita” per prendere in prestito le sue parole.
“In quegli anni […] ho imparato pure che cucinare è un atto d’amore, è un modo di dare, di nutrire, di proteggere.”
Per questo motivo, la cucina ricopre un ruolo tanto centrale nella sua vita. Non si riduce a una semplice operazione meccanica, volta a soddisfare un bisogno primario. È dimostrazione e massima espressione di ciò che si prova per gli altri.
A tavola e tra le pentole, l’importante è non dimenticare di vivere la cucina con amore.
La pasta e gli ingredienti di riciclo
Circa il fatto che Sophia Loren sia un’amante della pasta, come ogni italiano che si rispetti, nessuno ha dubbi. Molti arrivano addirittura ad affermare che gli spaghetti siano il suo piatto preferito. La verità, però, è che non esistono evidenze su cui si possa fare affidamento. Forse perché, come ho già detto, la Loren è una cultrice della cucina in ogni sua sfumatura.
Stando così le cose, scegliere un solo piatto preferito – e arrecare offesa a tutti gli altri – sembrerebbe davvero di cattivo gusto.
Abbiamo una sola certezza, quando si tratta di Sophia Loren e dell’arte del mangiare: la più grande soddisfazione gliela danno i pranzi di famiglia, cucinati con gli ingredienti di riciclo. Insieme all’amore, infatti, la Loren ritiene che la fantasia sia una componente immancabile tra i fornelli. E sperimentare non è altro che un modo per imparare, giocare e avere un pretesto per raccogliersi coi propri cari attorno alla stessa tavola.
E la linea?
Sophia Loren non ne ha mai fatto un cruccio, né ha mai pensato di rinunciare al piacere del cibo per non deludere un canone estetico. Sarebbe altrimenti venuta meno al suo vivere la cucina con amore. E l’amore, si sa, non può essere controllato o, in questo caso, pesato.
“Mi fanno pena quelli, soprattutto donne, che si privano di questo piacere per malintesi problemi estetici, per paura di ingrassare. È naturale che si mangi e che si provi piacere dal cibo.”
Oltre che una cuoca dotata, quindi, Sophia Loren si dimostra anche una commensale eccezionale. Cucinare per lei dev’essere un’esperienza. Che si tratti di una frittata di pasta, di una pizza fritta o di un pollo alle prugne, puoi essere sicuro che non mancherà di apprezzare i tuoi sforzi in cucina.
Direi, quindi, che questa settimana vale proprio la pena di aggiungere un posto a tavola, non trovi?!
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