La tragica notizia di ieri ha sconvolto il popolo napoletano, riunendo grandi e piccini fuori allo Stadio San Paolo dalle 20:55 per ricordare el “Pibe de Oro”. Proprio al San Paolo, stasera, alle 21:00, il Napoli di Gattuso cercherà di onorare la memoria di Diego Armando Maradona cercando di ottenere i tre punti contro il HNK Rijeka.
I dati e le probabili formazioni:
All’andata, dopo un primo tempo di difficoltà, il Napoli è riuscito a ribaltarla con carattere portandosi a casa i tre punti fondamentali per il possibile passaggio del turno nel girone F di questa Europa League. raggiungendo quota 6, al pari di AZ e Real Sociedad.
Il Napoli stasera ha un compito quindi: quello di ricordare ed onorare la memoria di Maradona vincendo e convincendo, dopo la brutta sconfitta di domenica in campionato contro il Milan.
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Bakayoko, Lobotka; Politano, Zielinski, Elmas; Petagna. A disp.: Contini, Manolas, Malcuit, Rui, Fabian Ruiz, Demme, Insigne, Mertens, Lozano. All.: Gattuso.
RIJEKA (3-4-2-1): Nevistic; Galovic, Velkoski, Smolcic; Tomecak, Cerin, Loncar, Stefulj; Muric, Andrijasevic; Yateke. A disp.: Nwolokor, Raspopovic, Braut, Anastasio, Valjan, Frigan. All.: Rozman.
Il Napoli nel ricordo di D10S
La storia, il calcio, un popolo, una nazione intera.
Questo era Diego Armando Maradona per l’Argentina, il Napoli ed i napoletani, che, nel “Pibe de Oro”, hanno sempre visto una figura rivoluzionaria, rappresentante un popolo che fino a prima del suo arrivo era relegato ai margini della società italiana.
259 presenze in tutte le competizioni con la maglia del Napoli, 115 gol, 2 campionati italiani (’86-’87/’89-’90), 1 coppa Italia (’86-’87), 1 Supercoppa italiana (’90), 1 Coppa UEFA (’88-’89). Il Napoli con Maradona cambiò faccia, divenendo una delle compagini più forti in circolazione, capace di lottare contro le super potenze settentrionali del calcio italiano, su tutte Milan e Juventus.
Non solo il Napoli, Maradona, come detto, ha rappresentato anche una nazione intera, la Sua nazione, l’Argentina, con la quale riuscì a vincere un mondiale, quello dell’86 in Messico, completamente da solo, contro i pregiudizi e le difficoltà, segnando reti storiche (la “mano de Dios” ed il “gol del siglo”) addirittura dal valore politico, proprio contro quell’Inghilterra che quattro anni prima aveva sconfitto l’Argentina nella tremenda guerra delle Falkland.
Maradona, quindi, ha segnato la vita di qualunque amante del pallone grazie alle sue gesta all’interno del nostro amato rettangolo verde al quale siamo tanto devoti. La sua morte ha segnato il mondo del pallone che, da ieri, piange uno dei suoi migliori interpreti.
In memoria di Maradona, e di quel Napoli dei miracoli, il 1 dicembre in tutte le librerie uscirà il nuovo libro di Angelo Rossi, “Le leggende del Napoli”, dove, in un capitolo interamente dedicatogli, verrà illustrato l’arrivo del “Pibe de Oro” nel capoluogo partenopeo e le sue avventure in maglia azzurra.
Napoli piangerà per sempre il suo idolo, colui che riuscì a rianimare le sorti di un popolo lasciato al proprio crudele destino. Napoli piangerà, si, ma ricorderà per sempre Maradona intitolandogli lo stadio San Paolo.
AD10S
“Lo chiameremo il migliore, ogni minuto del futuro, in memoria del meglio”, così cita la canzone su cui il D10S ci ha abituati a vederlo palleggiare. Ed è così che avremo sempre il piacere di ricordalo, con un pallone tra i piedi, in quella “cancha” dove per lui “se va la vida, se va todo”.
Hasta Siempre, Barillete cosmico.
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