
La FIGC, nonostante il Governo abbia concesso alle varie squadre, dal 4 maggio, la possibilità di tornare, anche se non in gruppo completo, ad allenarsi, starebbe lavorando ad un piano d’emergenza nel caso in cui il campionato di Serie A non dovesse ripartire entro il 25 maggio.
L’indiscrezione arriva dalla Gazzetta dello Sport che, con un articolo, spiega quali siano i punti più importanti analizzati dalla FIGC.
Lo scudetto
Il primo punto analizzato dalla FIGC è stato, ovviamente, lo Scudetto. In questa situazione, il premio di campione d’Italia non verrebbe assegnato; niente playoff e nessun titolo assegnato, quindi, sulla base della classifica al momento in cui il campionato è stato sospeso.
Se il campionato non ripartisse, la stagione 2019/2020 si concluderebbe senza una squadra Campione d’Italia.

Qualificazione alle Coppe Europee
I posti saranno assegnati alle prime sei squadre in classifica. Sulla base di questa, possibile, decisone Juventus, Lazio, Inter e Atalanta sarebbero qualificate alla prossima edizione della Champions League, mentre Roma e Napoli sarebbero qualificate all’Europa League. In conseguenza a tale decisione, inoltre, la settimana classificata non giocherebbe i play-off di Europa League.

Retrocessioni e promozioni
Più complicato il discorso relativo alla zona retrocessione e promozioni. Due le opzioni proposte dalla FIGC.
La prima prevede che non ci siano retrocessioni, come deciso, ad esempio, in Olanda e Messico, e che nella prossima stagione di Serie A ci siano 22 squadre.
La seconda ipotesi, invece, prevede due retrocessioni, ipoteticamente le ultime due in classifica (SPAL e Brescia), con due promozioni dirette dalla Serie B senza playoff (Benevento e Crotone).

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1 thought on “Coronavirus, Calcio: FIGC, il piano d’emergenza”