Dopo la decisione dei giorni scorsi vi sarà un nuovo rinvio dell’anno scolastico, ma non dovrebbe riguardare tutte le scuole.
Nelle settimane precedenti al voto, la regione Campania ha deciso di rimandare l’inizio dell’anno scolastico al giorno 24 Settembre. Tale decisione è rimasta come l’ultima notizia certa al riguardo fino a pochi giorni fa quando sono emerse notizie circa un rinvio da parte di alcuni comuni e successivamente quello di uno sciopero indetto proprio per l’inizio scuola.
Rinvio Comunale
Sono tanti i comuni che hanno deciso per il rinvio dell’apertura delle scuole, con una decisione per le date anche abbastanza disomogenea. Le varie ordinanze sono state, per lo più, frutto di una decisione sinergica tra amministrazioni comunali e dirigenti scolastici. Giusto per fare alcuni nomi e date, la scuola inizierà il giorno 28 a Avellino e parte della sua provincia, Sorrento e i comuni della penisola sorrentina, Torre Annunziata.
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha firmato poche ore fa l’ordinanza con cui si stabilisce il rinvio dell’apertura delle scuole sedi di seggi elettorali al giorno 28 settembre, mentre per le altre rimane la data di giovedì 24. La decisione sembra esser stata motivata dalle difficoltà riscontrate dalle Asl nel sanificare in tempo tutte le sedi elettorali in tempo per l’inizio della scuola. La stessa decisione è stata presa anche a Salerno, dove il sindaco Napoli ha firmato l’ordinanza con cui si rimanda l’apertura delle scuole a lunedì per garantire la rimozione dei seggi e la sanificazione dei locali.
Lunedì è la data più gettonata per il rinvio, ma vi sono anche date più lontane: il comune di Torre del Greco ha deciso per il primo Ottobre così come anche per Castellammare di Stabia, stessa decisione presa anche a Benevento dato l’aumento dei casi covid in città.
Lo sciopero (possibile)
Se le elezioni e il referendum hanno segnato, per la gioia degli studenti, il rinvio della scuola a metterci il suo potrebbe essere anche lo sciopero previsto per giovedì 24 e venerdì 25. lo Sciopero a carattere nazionale è indetto da Usb Pi, Unicobas Scuola e Università, Cub Scuola Università e Ricerca e riguarderà il personale scolastico di ogni tipologia e contratto. Lo sciopero e la situazione attuale potrebbero portare realmente a un nuovo rinvio visto che le attuali norme in materia di distanziamento sociale e l’impossibilità di controllare e accorpare le classi in caso di mancanza di personale metterebbe le scuole nelle condizioni di dover contattare i genitori per prelevare i figli, non potendone garantire l’incolumità.
Le motivazioni dello sciopero risiedono proprio nelle condizioni in cui dovranno riaprire le scuole denunciando la necessità di una migliore gestione della situazione. Dagli aderenti viene richiesta una miglior gestione del rientro con un adeguamento di strutture e organici scolastici a quelle che sono le nuove necessità, come anche quelle pre-emergenza, e l’adozione di classi con meno alunni per salvaguardare la salute di tutti.
La risposta della regione
Dopo un primo rinvio lo spettro di un nuovo spostamento per la data di inizio della scuola sembra essere quasi inevitabile in Campania. L’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini ha però affermato che la regione sia adottando tutte le misure necessaria a non rinviare ulteriormente l’inizio della scuola. L’USR, ufficio scolastico regionale, è pronto a ricorrere al prefetto per impugnare e rendere nulle le ordinanze emanate dalle singole autorità comunali e permettere così l’inizio dell’anno scolastico come previsto.
Se precedentemente l’inizio dell’anno scolastico è stato rinviato per motivi organizzativi e legati anche alla possibilità di organizzare meglio e in sicurezza il ritorno del personale e degli alunni nelle scuole, quello che si sta consumando nelle ultime ore è una prova di forza. Da un lato le autorità locali che denunciano la necessità di poter iniziare l’anno nel migliore dei modi anche rimandando di pochi giorni il tutto pur di offrire un ambiente salubre, dall’altro lato la regione che dopo la conferma elettorale propone una leadership forte e che vuol garantire un ritorno alla normalità.
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