Uroboro: Youtube, la “nuova” televisione. Siamo arrivati al sesto episodio di “Uroboro”, una rubrica dove analizzeremo una volta a settimana un evento storico riguardante il passato recente e non.
PERCHE’ “UROBORO”
Mentre studiavo per l’università, mi sono imbattuto nel mio vecchio libro di filosofia. Riaprendolo, ho riletto il pensiero di Nietzsche riguardo il concetto di storia. Più nello specifico, mi sono soffermato al pensiero di eterno ritorno dell’uguale. Incuriosito, sono andato a cercare una definizione per spiegarla: si parla di una teoria che si ritrova genericamente nelle concezioni del tempo ciclico, come quella stoica, per cui l’universo rinasce e rimuore in base a cicli temporali fissati e necessari, ripetendo eternamente un certo corso e rimanendo sempre se stesso. Esiste, inoltre, un simbolo molto antico, presente in molti popoli e in diverse epoche: l’uroboro. L’uroboro rappresenta un serpente o un drago che si morde la coda, formando un cerchio senza inizio né fine. Rappresenta il potere che divora e rigenera se stesso, la natura ciclica delle cose, che ricominciano dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine.
AVANGUARDISMO CONTEMPORANEO
“Il potere logora chi non ce l’ha”. Una citazione storica dell’ex democristiano Giulio Andreotti, commentata e/od omaggiata da tanti personaggi pubblici. Inizio così perché è la prima frase che mi è venuta in mente leggendo l’aneddoto che riguarda la nascita di Youtube. In quindici anni sono cambiate tantissime cose ed un fattore determinante di questo cambiamento lo ha avuto proprio Youtube. Oggi per noi è banale accendere il telefono e trovarci preinstallata una piattaforma che consente di caricare nostri video o guardare video di altre persone. Nel 2005 non lo era, e tre ragazzi dell’università dell’Illinois hanno colmato un vuoto che, all’epoca, non sapevamo di avere. In questo caso, in realtà, più che di potere, parliamo di intuizione, ingegno. Vediamo assieme qual è stata l’idea fulminante che ha cambiato la prima parte di XXI° secolo.
DUE VERSIONI CONTRASTANTI
Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim sono i tre ragazzi che, senza saperlo, avrebbero cambiata la quotidianità di milioni, se non miliardi di persone. Si conobbero perché in quegli anni avevano iniziato a lavorare in un’azienda all’epoca sconosciuta e che oggi, invece, è famosissima: PayPal. Chad aveva mandato un curriculum alla startup del fondatore, Max Levchin, che gli affidò la realizzazione di un logo per il suo progetto. Max rimase colpito positivamente e decise di promuovere Hurley a designer di punta di PayPal. Ed è qui che ha poi conosciuto i due futuri co-fondatori di Youtube. Sul come è nata la bozza di quella che poi sarebbe diventata la “piattaforma rossa” girano due storie estremamente diverse tra loro, entrambe raccontate in pubblico dai diretti interessati.
Una riguarda Chad Hurley e Steve Chen, l’altra Jawed Karim. Partendo dalla prima, Steve in un’intervista a una trasmissione televisiva americana, ha raccontato che l’idea di YouTube è frutto suo e di Chad, che erano invitati a una festa: “Eravamo lì e gli invitati facevano foto e giravano video con i loro telefoni. Volevamo condividerli e abbiamo provato a trasferirli via email, ma il processo era troppo complesso. Allora abbiamo pensato che con tutti i dispositivi digitali in circolazione non c’era ancora una piattaforma che facilitasse la condivisione di clip sul web”.
Questa dichiarazione però a Jawed non è piaciuta. Tant’è successivamente ha rivelato a Usa Today che l’idea di YouTube è nata in seguito alla difficoltà di reperire online video di due eventi ben precisi: il Super Bowl del 2004 (quando Justin Timberlake strappò il reggiseno a Janet Jackson) e il devastante tsunami del 26 dicembre del 2004.
DAL PRIMO VIDEO AD OGGI
«Bene, siamo davanti agli elefanti. La cosa più bella di queste creature e che hanno una proboscide molto lunga. Ed è tutto quello che c’è da dire». Questa è la frase pronunciata da Jawed Karim nel primo video su quella che è poi diventata una “televisione 2.0”. Nel giro di due anni, Youtube verrà acquistata per 1,65 miliardi di dollari da Google.In molti paesi europei, una versione non inglese di YT arriverà nel giugno del 2007. Nel 2010, grazie alla creazione di un personale servizio on demand, i video caricati sulla piattaforma superarono quota 2 miliardi. Nel 2012 trasmetterà alcune conferenze dei politici americani, in lista per le elezioni di quello stesso anno.
C’è da dire che la piattaforma non è perfetta. Nell’ultimo periodo, infatti, in virtù di molte incomprensioni tra gli influencer e lo staff che si occupa dell’amministrazione di Youtube, la tendenza di tanti contenuti di creatori è stata di spostarsi su Twitch. Per chi non la conoscesse, si parla di una piattaforma di live-streaming (di proprietà Amazon), nata nel 2011 ma divenuta mainstream nell’ultimo anno e mezzo circa. Ciò non toglie che Youtube si è sostituita nella vita di molti ragazzi alla televisione, me compreso. Quando terminerà il ciclo di vita di Youtube? Solo il tempo ce lo dirà.
Gli episodi precedenti:
Uroboro: quando i napoletani divennero “i colerosi”
Uroboro: la Russia di Vladimir Putin
Uroboro: il leggendario Carlo Magno
Uroboro: la prima volta del “Porcellum”
Uroboro: Gengis Khan, il re dell’universo
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