Incendio a Città della Scienza. Oggi, in data 3 Marzo 2020, sono state finalmente pubblicate le reali motivazioni che hanno colpito uno dei centri di cultura e di progresso migliore di Napoli: Città della Scienza.
Oggi la Cassazione è intervenuta per fare chiarezza su ciò che accadde il 4 Marzo 2013 alla Città della Scienza, da sempre avvenimento poco chiaro e misterioso.
LA VICENDA
Un brutale incendio a Città della Scienza, come detto sopra, colpì la struttura esattamente 7 anni fa. Come riportato dal sito web NapoliToday, l’incendio è stato appiccato nella zona di Bagnoli, nelle aree dove era da poco passato il custode, Paolo Cammarota, il quale aveva anche “ragioni di contrasto” con l’ente per cui lavorava e “profondi dissapori” di natura economica“
Questo, è quanto scrivono i giudici della prima sezione penale della corte di Cassazione, i quali, lo scorso 26 Novembre 2019, hanno annullato l’assoluzione di Cammarota.
DANNI
Ritorniamo per un breve momento dietro di ben 7 anni, dove il museo interattivo considerato tra i gioielli culturali di Napoli si vedeva fronteggiare dei danni ingentissimi: sopravvivono solo i muri perimetrali, l’interno dei padiglioni è devastato. Il fronte del fuoco è lungo più di un centinaio di metri, e dal rogo si alza una colonna di fumo visibile da buona parte della città. Sul posto decine di vigili del fuoco, con le forze dell’ordine che hanno chiuso al traffico via Coroglio, di fronte al mare di Bagnoli, dove sorgeva la struttura.
Un evento spiacevole, ma dal quale la città è rinata, come una fenice, dalle proprie ceneri, per tornare a splendere. Oggi sono circa 350 mila gli spettatori ogni anno, ripartendo con tantissimi eventi.
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2 thoughts on “Scienza, Napoli: incendio a Città della Scienza”