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Napoli-Juventus non è mai stata una semplice partita, per storia, tradizione e fascino. Due squadre antagoniste ricche di grandi giocatori di Napoli-Juventus, il più delle volte protagonisti, in negativo o positivo, delle sfide tra due le due formazioni.
I 5 giocatori memorabili di Napoli-Juventus
Josè Altafini
” ‘O primm core ‘ngrat”, come lo chiamano a Napoli. Dopo aver passato sette stagioni tra le trafile dei partenopei, ottenendo un secondo posto in campionato nel ’68, nel 1972 l’italo-brasiliano passa dagli azzurri alla Juventus di Dino Zoff, oramai trentaquattrenne. Il tifo napoletano, che tanto lo aveva osannato negli anni addietro, ritenne la decisione di Altafini un vero e proprio tradimento, mai più perdonato.
![Napoli-Juventus](https://corrieredinapoli.com/wp-content/uploads/2021/02/altafini.jpg)
D1eg0 Armando Maradona
La tragica scomparsa del Pibe de Oro lo scorso novembre non può che riportare alla luce la stupenda punizione che Maradona siglò il 3 novembre 1985, alla nona di campionato, contro la Juventus di Trapattoni, capace di infilare 8 vittorie su 8 nelle precedenti giornate.
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Succede anche al minuto 72, quando il signor Redini di Pisa assegna una punizione a due in area.
La porta è vicina, e in questi casi può anche essere uno svantaggio. Tacconi ne piazza 6 in barriera, e con il punto di battuta sul versante destro dell’area, praticamente non esiste spiraglio da cui far passare il pallone. L’unica soluzione sarebbe scavalcare il muro, se non fosse che è decisamente vicino. Troppo vicino. Praticamente a 5 metri dal pallone, scordatevi i 9 e 15 previsti dal regolamento.
Impossibile provare a calciare in quelle condizioni, come potrebbe il pallone impennarsi e ricadere giù all’improvviso con così pochi metri a disposizione? I giocatori del Napoli fanno notare a più riprese all’arbitro che non c’è la distanza regolamentare tra palla e barriera juventina, ma Redini non ne vuole sapere. Si perde un minuto buono in chiacchiere e discussioni, finché Maradona non prende la parola e mette tutti d’accordo: “Non fa niente, tiro lo stesso. Tanto gli faccio gol comunque”. E sappiamo tutti come andò a finire quel giorno.
Jesus Datolo
Un nome un pò insolito quello di Jesus Datolo tra quelli che vi stiamo illustrando, un nome che però Napoli, ed i napoletani, difficilmente dimenticheranno. 31/10/2009, il Napoli di Walter Mazzarri vince allo stadio Olimpico di Torino contro la Juventus grazie al gol di Datolo (13′ del secondo tempo), a 21 anni di distanza dall’ultima volta.
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Gonzalo Higuaìn
L’uomo dei record, l’uomo dai 36 gol in una stagione, l’unico capace di far tornare a sognare il popolo partenopeo dopo tanti anni. Come per Altafini, anche Higuain è stato rinominato “core ‘ngrato” dal tifo azzurro, capace di trasferirsi a Torino da un momento all’altro tra lo scalpore della gente. Uno dei momenti più tesi del rapporto Higuain-Napoli è stato il gol segnato al San Paolo in quel Napoli-Juventus 0-1 del 22 aprile 2018 quando, una volta superato Reina su assistenza di Dybala, in Pipita si è lasciato andare ad un’esultanza piuttosto polemica, mai digerita dai napoletani.
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