Napoli-Juventus non è mai stata una semplice partita, per storia, tradizione e fascino. Due squadre antagoniste ricche di grandi giocatori di Napoli-Juventus, il più delle volte protagonisti, in negativo o positivo, delle sfide tra due le due formazioni.
I 5 giocatori memorabili di Napoli-Juventus
Josè Altafini
” ‘O primm core ‘ngrat”, come lo chiamano a Napoli. Dopo aver passato sette stagioni tra le trafile dei partenopei, ottenendo un secondo posto in campionato nel ’68, nel 1972 l’italo-brasiliano passa dagli azzurri alla Juventus di Dino Zoff, oramai trentaquattrenne. Il tifo napoletano, che tanto lo aveva osannato negli anni addietro, ritenne la decisione di Altafini un vero e proprio tradimento, mai più perdonato.
D1eg0 Armando Maradona
La tragica scomparsa del Pibe de Oro lo scorso novembre non può che riportare alla luce la stupenda punizione che Maradona siglò il 3 novembre 1985, alla nona di campionato, contro la Juventus di Trapattoni, capace di infilare 8 vittorie su 8 nelle precedenti giornate.
Succede anche al minuto 72, quando il signor Redini di Pisa assegna una punizione a due in area.
La porta è vicina, e in questi casi può anche essere uno svantaggio. Tacconi ne piazza 6 in barriera, e con il punto di battuta sul versante destro dell’area, praticamente non esiste spiraglio da cui far passare il pallone. L’unica soluzione sarebbe scavalcare il muro, se non fosse che è decisamente vicino. Troppo vicino. Praticamente a 5 metri dal pallone, scordatevi i 9 e 15 previsti dal regolamento.
Impossibile provare a calciare in quelle condizioni, come potrebbe il pallone impennarsi e ricadere giù all’improvviso con così pochi metri a disposizione? I giocatori del Napoli fanno notare a più riprese all’arbitro che non c’è la distanza regolamentare tra palla e barriera juventina, ma Redini non ne vuole sapere. Si perde un minuto buono in chiacchiere e discussioni, finché Maradona non prende la parola e mette tutti d’accordo: “Non fa niente, tiro lo stesso. Tanto gli faccio gol comunque”. E sappiamo tutti come andò a finire quel giorno.
Jesus Datolo
Un nome un pò insolito quello di Jesus Datolo tra quelli che vi stiamo illustrando, un nome che però Napoli, ed i napoletani, difficilmente dimenticheranno. 31/10/2009, il Napoli di Walter Mazzarri vince allo stadio Olimpico di Torino contro la Juventus grazie al gol di Datolo (13′ del secondo tempo), a 21 anni di distanza dall’ultima volta.
Gonzalo Higuaìn
L’uomo dei record, l’uomo dai 36 gol in una stagione, l’unico capace di far tornare a sognare il popolo partenopeo dopo tanti anni. Come per Altafini, anche Higuain è stato rinominato “core ‘ngrato” dal tifo azzurro, capace di trasferirsi a Torino da un momento all’altro tra lo scalpore della gente. Uno dei momenti più tesi del rapporto Higuain-Napoli è stato il gol segnato al San Paolo in quel Napoli-Juventus 0-1 del 22 aprile 2018 quando, una volta superato Reina su assistenza di Dybala, in Pipita si è lasciato andare ad un’esultanza piuttosto polemica, mai digerita dai napoletani.
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