L’aumento dei contagiati in Campania ha costretto le autorità regionali a nuovi decreti: dall’obbligo di mascherina alle chiusure anticipate.
La situazione in Campania
L’aumento dei contagiati da coronavirus in Campania nelle ultime settimane è stato notevole, specialmente se paragonato alla situazione di Marzo e Aprile. La situazione campana è tale da aver portato la regione a essere la prima per nuovi casi registrati negli ultimi giorni con positivi che spesso superano i 300 e quasi arrivano a sfondare il tetto dei 400 casi giornalieri.
Nuove ordinanze
La Regione Campania nelle ultime ore ha promulgato nuove ordinanze che aggiornano le misure di sicurezza adottate. In primis è stato prorogato l’obbligo delle mascherine all’aperto ogni-tempo a prescindere dalla distanza tra le persone salvo quelle che sono le concessioni di legge previste per le consumazioni nei locali adibiti a ristorazione, per chi pratichi sport e nel caso di incompatibilità con patologie pregresse. Per quanto riguarda la chiusura di bar, gelaterie e pasticcerie questa sarà dalle 23 alle 6 del mattino dalla domenica al giovedì.
Per gli altri tipi di locali di ristorazione come ristoranti e pizzerie, pub (ma anche vinerie, kebab, piadinerie e locali che rientrano a vario titolo in questa categoria) è permesso l’ingresso fino alle ore 23 tutti i giorni. Nel caso le attività commerciali si dedichino anche alle consegne d’asporto queste sono concesse senza limiti di orario, ma in ogni caso tutti gli esercizi dovranno chiudere alle ore 24 e riaprire alle 6 del giorno dopo.
Per tutti gli esercizi commerciali, ristorazione o meno, la regione Campania ha stabilito la conferma di tutte le disposizioni di sicurezza già adottate in precedenza con obbligo di mascherina, ingressi contingentati, igienizzazione delle mani e uso della mascherina. Le nuove misure della Regione Campania sono valide fino al 20 ottobre salvo ulteriori rettifiche, come già avvenuto in precedenza.
La situazione nelle scuole
Dall’intervista rilasciata ieri dall’assessore regione all’istruzione Fortini, la Campania sta monitorando quella che è la situazione circa il contagio scolastico, intesa come la circolazione del virus tra alunni, corpo docente e non docente. Al momento non vi sono dei numeri certi che è possibile quantificare con precisione, da un lato per la situazione in continua evoluzione dall’altro per un mancato collegamento diretto, in questo momento, tra gli organi del Miur e della regione sulla materia specifica.
Superando quelle che sono le sterili e inutili polemiche da bar che tutti noi abbiamo sentito in questi giorni andrebbe ricordato a tutti che in questo momento, con i protocolli adottati, le scuole sono uno dei posti più sicuri. Se le norme di normale distanziamento sociale vengono puntualmente disattese al di fuori degli istituti o in altre situazioni in cui i giovani o chi dovrebbe dare l’esempio, gli adulti, contravvengono a queste misure non si può imputare alla scuola una responsabilità che non le appartiene. Il vero problema per chi deve andare a scuola, o comunque spostarsi per i propri interessi/doveri è molto spesso il mezzo pubblico affollato oppure la congestione del traffico pedonale nelle strade, problematiche ben più ataviche di quelle che affrontiamo oggi e che permettono la diffusione del virus.
Una chiusura alla stampa?
Da una nota proveniente dalla regione Campania dal 6 ottobre si è inibito, leggasi “forse” vietato, agli operatori delle aziende sanitarie che si occupano di coronavirus di rilasciare informazioni e interviste, collaborazioni di vario titolo con la stampa senza la previa autorizzazione da parte dell’unità di crisi della regione.
Tale documento implica quindi che i dirigenti delle ASL, dai primari ai direttori, e delle altre varie strutture sanitarie, prima di rilasciare dichiarazioni alla stampa dovranno aver avuto l’autorizzazione “politica” a rilasciare informazioni. Successivamente è stata emanata una nuova nota in cui l’Unità di crisi della Regione Campania con l’Ufficio di presidenza della regione individueranno un addetto per il rilascio delle informazioni sulla situazione sanitaria regionale.
La situazione nazionale
Mentre in Campania già vengono adottate una serie di misure sempre più stringenti, ma vincolate al territorio regionale, il governo sta decidendo quali mosse adottare per contenere quella che a tutti gli effetti è una ripresa dei contagi. Il nuovo pdcm del governo, anche da quanto affermato dal presidente del Consiglio Conte nell’intervista andata in onda su Rai1 all’inizio della settimana, non prevede nessun nuovo lockdown e che lo Stato sta monitorando la situazione con tutti gli strumenti del caso.
In ogni caso è bene ricordare alla cittadinanza che senza la collaborazione di tutti non è possibile risolvere l’odierna crisi sanitaria. La responsabilità della circolazione del virus è della popolazione, se questa si atterrà sempre a quelle che sono le normali e basilari attenzioni di igiene e prevenzione la battaglia potrà essere vinta prima e meglio.
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