Nuove misure del governo per il coronavirus. Tante novità, ma le scuole? Innanzitutto una panoramica generale:
-restano confermate le linee-guida anti-contagio già in vigore per luoghi di lavoro, trasporti e ristorazione.
-introdotto l’obbligo di avere sempre con sé le mascherine e di indossarle anche all’aperto. Con alcune eccezioni: in condizione di isolamento, come ad esempio in campagna. Per i bambini di età inferiore ai 6 anni. Per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Durante lo svolgimento di attività sportiva.
-prorogata anche la Cassa integrazione ordinaria fino al 31 ottobre 2020. Per tutta la durata dello stato di emergenza è inoltre possibile lavorare in smart working con la procedura semplificata.
-prevista anche la facoltà delle Regioni di introdurre temporaneamente misure più restrittive rispetto a quelle nazionali.
I dubbi però persistono per la scuola. Infatti il numero di contagi continua a salire e di cambiamenti non si sa ancora nulla. La preoccupazione dei genitori è tanta, i ragazzi chiedono la didattica a distanza. Qui entra in gioco la considerazione che si ha del virus: se è vero che i contagi aumentano, è anche vero che la maggior parte di essi sono asintomatici. Qual è la soluzione allora? Le nuove misure del governo basteranno? La certezza è che la mascherina è fondamentale per prevenire la diffusione del virus, e con l’utilizzo adeguato la situazione può essere controllata.
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