Il governo è all’opera per pianificare la Fase II di “convivenza”. Questa prevede la riapertura graduale del paese e delle sue attività secondo un programma concordato con gli scienziati. Ma nel frattempo la quarantena prosegue. Pare che il Premier voglia prolungare il regime di isolamento di ulteriori 14 giorni. Lo scopo è di prorogare le misure restrittive di quarantena fino al 2 maggio. L’OMS spiega che: “non c’è ancora una diminuzione netta” dei contagi “ma solo un rallentamento, riaprire ora è difficile”.
I DATI
Dalle ultime indiscrezioni pare che non sia ancora giusto il momenro per dare inizio alla Fase II. Lo rivela Carmelo Barbagallo, leader della Uil: “Ha confermato che, ad oggi, non ci sono ancora le condizioni per far ripartire le attività sospese. Prima di tutto la salute dei lavoratori”. Risulta, dunque, inevitabile l’arrivo di un nuovo DPCM del Premier Conte volto a prorogare le misure restrittive di quarantena fino al 2 maggio.
Sarebbe prevista, comunque, la riapertura di alcune piccole attività nel settore agroalimentare e sanitario dopo Pasqua. Dagli ultimi dati, infatti, risultano risultati dissonanti con quelli registrati negli ultimi giorni. Il trend positivo pare ancora instabile. Secondo l’Istat: “In 33 comuni di piccole dimensioni della Lombardia i decessi nel mese di marzo sono aumentati di oltre dieci volte rispetto alla media dello stesso periodo 2015-2019”.
LE NUOVE PROROGHE
Nel mentre il presidente del Consiglio ha disposto un incontro con i leader Cisl, Uil e Cgil che prevede anche la partecipazione, in videoconferenza di Confindustria. Le misure restrittive verranno allentate progressivamente da fine mese. Conte parla di una riapertura regionale, a partire dalle zone meno colpite del Sud Italia. Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli sostiene, invece: “personalmente credo che le politiche scelte dovranno forse avere un carattere nazionale piuttosto che regionale.”
Tuttavia le pressioni degli industriali in materia economica si fanno sempre più incalzanti. Anche Confindustria insiste per una ripresa per evitare il collasso economico e produttivo. Ad ogni modo Conte ha risposto, durante una delle sue ultime interviste rilasciate alla BBC di voler attendere il parere degli esperti prima di assumere una decisione definitiva.
La sua delibera per prorogare le misure restrittive di quarantena fino al 2 maggio è, infatti, prevista per la fine di questa settimana. Infine, ha anche voluto esprimere il suo cordoglio per tutte le vittime di Coronavirus in Italia e lancia un appello all’Unione. Dice:“Abbiamo bisogno di una risposta economica e sociale a livello europeo”, servono risposte “monetarie e fiscali” per far fronte alla “prova più grande dalla Seconda Guerra Mondiale”.
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