Speranza: “Restrizioni fino al 13 aprile. Poi graduali rimozioni.”
Il Covid-19 non risparmia nemmeno le festività pasquali. Il prolungamento del lockdown fino al lunedì dell’Angelo spinge il governo a ideare nuove manovre che possano sostenere le imprese in difficoltà. Durante una seduta informativa al Senato, il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato l’impiego delle misure restrittive fino al 13 aprile.
Nel corso dell’intervento in aula, il dirigente di Articolo Uno si è complimentato con gli italiani per la loro determinazione nel seguire le misure restrittive: “Gli italiani hanno dato una grandissima prova di maturità. Gli esperti dicono che siamo sulla strada giusta, e che le misure drastiche adottate iniziano a dare risultati”. Inoltre, il ministro della Salute ha parlato di ripresa e di una graduale rimozione delle restrizioni: “Sarebbe un errore imperdonabile scambiare questo primo risultato per una sconfitta definitiva del Covid, è una battaglia lunga e non dobbiamo abbassare la guardia. La ripresa sarà prudente e graduale”.
Decreto antirecessione: “Bonus a partite IVA ed imprese”
Secondo indiscrezioni raccolte da “La Stampa”, il Governo starebbe preparando un nuovo decreto da approvare il venerdì della settimana pasquale. Il nuovo “decreto antirecessione” prevederà bonus a partite IVA, proroghe della sospensione delle tasse e indennizi per le aziende. In particolare il governo Conte ha messo sul piatto della bilancia ben 50 miliardi di euro, di cui dieci indirizzati alle aziende in difficoltà. Tali indennizzi verranno riconosciuti solo per i giorni di chiusura delle attività a causa del Covid-19. Per combattere il crollo dei visitatori causato dall’emergenza, lo Stato garantirà prestiti a lungo termine alle imprese turistiche. Le aziende del settore alberghiero potrebbero beneficiare di bond emessi dalla Cassa depositi e prestiti.
Nel frattempo il governo Conte fa pressioni sul Tesoro affinché il bonus alle partite IVA si possa estendere fino ad 800 euro. M5S e PD non hanno piena comunione di intenti su quest’ultima proposta. I pentastellati vorrebbero estendere il bonus non solo ai 3 milioni di cittadini che ne hanno diritto, ma anche agli esclusi dal reddito di cittadinanza. Le proposte delle forze politiche oscillano tra il reale ed il fantastico e non tengono conto del rapporto debito/PIL che sfiora ormai il 135%.
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4 thoughts on “Covid-19, Pasqua a casa e bonus alle partite IVA”