Vediamo le condizioni dei possibili candidati alla presidenza della Repubblica e vediamo anche le proposte del Corriere di Napoli.
Elisabetta Casellati alla presidenza della Repubblica
La presidente del Senato rischia di diventare capo dello Stato reggente. Questo se il 3 di febbraio, giorno in cui spira il settennato di Sergio Mattarella, non sarà stato ancora eletto il successore. Ma in realtà non c’è nessuno che pensa che ci si spingerà così lontano, perché il rischio sarebbe di far crollare tutto, compresa la legislatura. Casellati può essere la candidata di bandiera e istituzionale del centrodestra, che metterebbe in difficoltà il resto dei grandi elettori, proprio perché non è una protagonista dello scontro politico, che la renderebbe divisiva, ed è comunque la seconda carica dello Stato.
Pier Ferdinando Casini
Conosciuto da tutti, simpatico a molti, per lui è difficile usare l’aggettivo “divisivo”. Ma questo è anche il suo limite, di essere stato tra i fondatori del centrodestra berlusconiano, poi tra gli artefici del tentativo di nuovo centro con Rutelli e Fini, per poi essere eletto senatore nelle liste del Pd. Per cui, soprattutto per il Movimento 5 Stelle, è difficile digerire una soluzione di questo tipo.
Elisabetta Belloni
E allora rimane l’altro nome che in queste settimane è apparso come riserva sia per Palazzo Chigi sia per il Quirinale: una donna stimata da tutti, tecnica ma molto a conoscenza dei meccanismi della politica, che ha servito il paese soprattutto dai ruoli diplomatici del Ministero degli Esteri. Si chiama Elisabetta Belloni, ed è il caso più unico che raro di una figura di cui nessuno parla male e, ancor più difficile, di cui praticamente tutti i protagonisti della politica esprimono forte apprezzamento. L’unico vero ostacolo a una sua candidatura alla sostituzione di Draghi o a quella di Mattarella deriva dalla posizione che recentemente le è stata assegnata, la guida dei servizi segreti. Ma in queste ore il suo nome viene considerato sia nel Movimento 5 Stelle sia nel Pd sia in molte aree del centrodestra. Tutti questi sono buoni motivi per renderla la prima presidentessa della Repubblica?
I candidati alla Presidenza della Repubblica del Corriere di Napoli
Per concludere simpaticamente quest’articolo e in attesa del risultato finale delle elezioni, il Corriere di Napoli propone i suoi candidati:
Elena Ferrante, una scrittrice italiana inserita nel 2016 dal settimanale Time tra le 100 persone più influenti al mondo. Senza aver mai svelato la propria identità, ha pubblicato il volume “La frantumaglia” proprio per soddisfare la curiosità del pubblico nei suoi confronti. La scrittrice parla di un desiderio di autoconservazione del proprio privato, un desiderio di mantenere una certa distanza e non prestarsi alla spinta che alcuni scrittori hanno di mentire per apparire come ritengono che il pubblico si aspetti. I suoi libri devono essere percepiti come “organismi autosufficienti”, a cui la presenza dell’autrice non potrebbe aggiungere nulla di decisivo.
L’onorevole Paolo Siani, che è stato presidente nazionale dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e presidente della Fondazione Polis della Regione Campania. Si occupa delle vittime innocenti della criminalità, del riuso dei beni confiscati alla Camorra e svolge una significativa azione di sensibilizzazione sui temi della legalità.
Infine, il senatore Alessandro Ruotolo, giornalista e politico italiano che nel 1980 entra in Rai come inviato da Napoli.