Il romanziere Stendhal ha scritto che in Europa ci sono due capitali, Parigi e Napoli. Solo un artista ottocentesco ha forgiato una carriera in entrambe: Vincenzo Gemito, ‘O scultore pazzo.
-Jackie Wullschlager, Financial Times
Dopo la tappa a Parigi al Petit Palais nell’autunno 2019, Vincenzo Gemito torna nella sua città come scritto anche Oltreoceano. A partire da oggi fino al 15 novembre, il grande artista di fine Ottocento torna a rivivere a Napoli, al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Jean-Loup Champion, Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano hanno curato il ritorno.
L’esposizione a Napoli si concentrerà più sui due grandi amori della sua vita che sono stati anche le sue muse: la francese Mathilde Duffaud e la napoletana Anna Cutolo. La mostra è stata ideata dal direttore del museo borbonico Sylvain Bellenger e di Christophe Leribault del museo francese.
Dalla scultura al disegno, il grande mutamento del controverso artista partenopeo che ha avuto successo in Francia e poi ritornato nella sua città, dov’è cresciuto tra culture partenopee e scugnizzi. Un artista che ha dato splendore a Parigi e quest’ultima gliel’ha restituito, per un genio non sempre ricordato ma volto di Napoli.
Gemito a Napoli assume le dimensioni di un mito, di una grande figura della leggenda, non nera e ossessiva come quella del Caravaggio, ma tenera, a cui i napoletani si sono affezionati. Un sentimento che nasce dall’ammirazione e dall’indulgenza verso il figliol prodigo, il ragazzo di strada. Gemito fu uno scugnizzo, il Gavroche dei francesi.
–Sylvain Bellenger
https://www.instagram.com/p/CE_1J2zp7J7/?utm_source=ig_web_copy_link
Le 9 sezioni: la vita di Vincenzo Gemito
Gli inizi, il successo, la follia, l’amore e la luminosità vengono tutte mostrate nelle nove sezioni a lui dedicate:
- L’infanzia di un napoletano: Antonin Moine e il pescatore nella scultura francese prima di Gemito;
- Scugnizzi;
- Busti d’Artisti;
- Il viaggio a Parigi, i Saloni e l’Esposizione Universale;
- Mathilde Duffaud;
- Ritorno a Napoli, la follia;
- Anna Cutolo;
- Gemito disegnatore del Novecento;
- Ritorno all’Antico.
La Coppaflora e grosse novità
Se il Museo di Capodimonte migliora i rapporti con gli altri musei e con i collegamenti della città grazie alla nuova navetta Linea M3, che unirà anche le Catacombe di San Gennaro, le sorprese non finiscono. L’opera dell’Art Nouveau di Vincenzo Gemito “La Coppaflora” viene riportata in Italia e a Napoli grazie ai mecenati del gruppo di imprese napoletane (Tecno srl, Graded, EPM, Protom e G&G).
Una grande notizia per il Museo e Real Bosco di Capodimonte che conferma la propria tradizione con il grande artista di fine Ottocento che verrà onorato ogni weekend. I servizi educativi del Museo e curati da Progetto Museo animeranno l’Auditorium e il cortile, dai grandi ai piccini, con visite guidate annesse.
Potrebbero interessarti:
News: torna il teatro dei burattini al Bosco
Festival della musica popolare del Sud Italia al Museo di Capodimonte