Mistero del Sole. Bentornati a tutti nella nostra consueta rubrica astronomica. È una settimana molto importante, infatti grazie ad una sonda molto particolare, siamo riusciti, forse, a svelare uno dei principali misteri del Sole. Andiamo a spiegare meglio il tutto.
SVELATO IL MISTERO?…
Mistero del Sole. Negli scorsi mesi, una sonda molto particolare è stata inviata sulla superficie solare alla ricerca di svelare i principali misteri della nostra Stella.
Frutto di una collaborazione tra l’agenzia aerospaziale europea ESA e quella americana NASA, la sonda Solar Orbiter lanciata il 10 febbraio scorso aveva come scopo principale quello di indagare sui misteri ancora irrisolti della nostra Stella. Lo scorso 15 giugno quando ha raggiunto il suo primo perielio alla distanza di 77 milioni di chilometri, ha iniziato a scattare con i suoi super telescopi ed elaborare migliaia di fotografie ravvicinate della superficie del Sole inviando poi tutti i dati alla stazione europea di Malargüe in Argentina. Finalmente il 16 luglio, con una teleconferenza, ESA ha rilasciato pubblicamente le prime esaltanti immagini. Si tratta di immagini esclusive, mai scattate prima del Sole, che hanno reso la nostra Stella con abiti diversi, e con un piccolo alone di mistero.
I FALÒ SOLARI
le fotografie che ritraggono a un’incredibile risoluzione gli strati inferiori dell’atmosfera solare, infatti, mostrano che la superficie del Sole è costellata da migliaia di piccole esplosioni, un miliardo di volte più piccole delle eruzioni solari già note, e che gli scienziati hanno ribattezzato “campfires”, fuochi da campo.
Questi “piccoli” fuochi, grandi comunque centinaia di chilometri, sono stati osservati per la prima volta proprio in queste immagini e potrebbero spiegare uno dei principali misteri che riguardano il Sole, la temperatura della corona solare, che supera il milione di gradi centigradi, nonostante la superficie della stella abbia si fermi a 5500 gradi. L’elevato numero di queste micro eruzioni potrebbe contribuire a colmare questo impressionante gap.
Ricordiamo che la sonda è un progetto comune tra la NASA e ESA .
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