Secondo quanto riportato stamane dal quotidiano La Repubblica, la FIGC avrebbe pensato ad un vero e proprio piano B, vista l’emergenza Covid-19, per la prossima stagione, che potrebbe cambiare radicalmente la Serie A rispetto a come noi la conosciamo.
Il piano “B”
Dopo l’annuncio del presidente della FIGC Gravina riguardo alla ripresa della Serie A il prossimo 20 giugno, in molti hanno storto il naso per il brevissimo lasso di tempo di riposo che divide questa stagione dalla prossima. D’altronde si tratterebbe di un ritmo serratissimo: ben 124 partite in soli 44 giorni – escludendo le 3 gare di Coppa Italia – e stagione che si chiuderebbe a fine agosto, con la prossima pronta a partire il 12 settembre.
Ci sono, nonostante tutto, tantissime incognite: la prima è legata ad un’eventuale stop legato ad una positività da Covid-19 di un qualsiasi giocatore che fermerebbe, nuovamente, la Serie A, per non parlare degli infortuni e della salute mentale dei giocatori, spremuti fino a fine estate, a temperature, ed orari, non proprio ideali e soliti di questo sport.
E quindi il presidente della FIGC Gabriele Gravina avrebbe proposto un piano alle 20 compagini di Serie A per quanto riguarda la prossima stagione, annunciando in un intervista che. “Se il campionato ripartirà il 12 settembre cercheremo di mettere varie partite anche intorno a Natale, in modo da terminare tutto in tempi giusti. L’auspicio è che si possa riprendere nel migliore dei modi e che possa andare tutto liscio, altrimenti potremmo pensare a un nuovo format.”
Il piano B prevederebbe , quindi, una sorta di stagione alla NBA se si dovesse cominciare ad ottobre. Due gironi da 10 squadre e 18 partite per ogni girone, con la Serie A spezzata in due.
Per assegnare il titolo e retrocessioni quindi, sarebbero previsti playoff e playout. Insomma, la stagione non è ancora cominciata e già si pensano a piani alternativi. Che dirà la Lega, e cosa ne penseranno soprattutto i tifosi?
Fonte: OneFootball
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