50 anni di “Let It Be”. Il 10 aprile del 1970 Paul McCartney annunciava la fine dei Beatles e rendeva ufficiale qualcosa che già era nell’aria. Una settimana dopo usciva McCartney, il primo album solista dell’ormai ex-Beatle. L’8 maggio 1970, 50 anni fa esatti, usciva invece “Let It Be”, ultimo atto della band più importante della storia, che si congedava anche con un documentario diretto da Michael Lindsay Hogg che raccontava le session di registrazione, compreso il leggendario concerto sul tetto della Apple Records in Savile Row a Londra.
Il disco venne registrato in sessioni precedenti a quelle di Abbey Road (1969), l’album “Let It Be” è stato pubblicato nel 1970 ed ha una storia particolare. Il gruppo ormai era già giunto alla sua fine, le mille incongruenze e discussione avevano sfaldato il gruppo.
“Let It Be” si fondava su un concetto ben preciso. Il gruppo doveva abbandonare le strumentazioni elettroniche e ritornare alle registrazioni in presa diretta, ritornare alla loro attitudine Rock N’Roll che li ha sempre contraddistinti.
La storia di “Let It Be”.
Le sessioni di registrazione si sono tenute tra il 2 e il 31 gennaio 1969 negli studi di Twickenham. L’intero mese venne registrato da telecamere che avrebbero dovuto filmare il processo di creazione dell’album. Ma dalle riprese si iniziò subito a notare il malessere che alieggiava all’intero del gruppo. Il chitarrista George Harrison provava forte disagio nel non vedere che le sue composizione non venissero prese in considerazione. Paul McCartney riteneva di dover comunque andare avanti e scongiurare la rottura definitiva proponendosi quale guida della formazione.
George Harrison, però, abbandonò momentaneamente il gruppo in seguito a una discussione con McCartney ; la ripresa del progetto fu possibile soltanto alla condizione che si spostassero le sessioni negli studi di Savile Row; alla fine Harrison cedette e ritornò in gruppo. Lo stesso Harrison coinvolse nel gruppo il tastierista jazz Billy Preston, con la speranza che potesse far tornare l’armonia in gruppo. I litigi erano dovuti a ragioni tecniche ma nonostante ciò l’avvento di Preston rimandò lo scioglimento definitivo del gruppo.
L’8 maggio 1970 già non esistevano più i Beatles. Anche in un ambiente pieno di tensioni e di litigi il magico quartetto è stato capace di far capire al mondo che la musica vince su tutto. La prova schiacciante è questo album che ha segnato la storia della musica contemporanea tanto che la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 392º posto della lista dei migliori album.
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