Durante l’annata 88-89 il Napoli di mister Ottavio Bianchi ottenne l’inverosimile, vincendo in Coppa UEFA contro lo Stoccarda; l’ anno seguente, la formazione partenopea bissò la conquista dello scudetto, a distanza di tre anni dalla prima, con Bigon in panchina e gli arrivi di Massimo Mauro, Gianfranco Zola e Marco Maroni.
La stagione
Nonostante il ritardo di condizione di alcuni sudamericani, impegnati in estate nella Copa America, i partenopei furono imbattuti per i primi 16 turni di campionato: la prima sconfitta arrivò nell’ultima giornata del girone di andata per 3-0 contro la Lazio di Giuseppe Materazzi. A febbraio il Milan di Arrigo Sacchi riuscì l’aggancio prima e il sorpasso poi approfittando dello scontro diretto (terminato 3-0 per i rossoneri) e della sconfitta azzurra contro l’ Inter. Il ritorno al comando del Napoli avvenne l’8 aprile, quando i rossoneri vennero fermati in casa dal Bologna (0-0) e il Napoli vinse a tavolino con l’Atalanta per quella famosissima moneta lanciata dagli spalti che colpì Alemão.
Il campionato si decise nelle ultime due domeniche di quell’annata: al penultimo turno i rossoneri caddero, tra le polemiche, sul campo del Verona, perdendo 2-1, mentre i partenopei espugnarono il Dall’Ara di Bologna per 4-2. Il titolo fu certo la settimana seguente, il 29 aprile, quando il Napoli di Bigon ottenne la vittoria interna sulla Lazio grazie a una rete di Baroni nei primi minuti di gioco.
I numeri della stagione 1989/90
Serie A: 1 classificata; 51 punti (21V; 9N; 4P), 57 gol fatti (miglior attacco), 31 gol subiti (terza miglior difesa). Maradona (16 gol con 7 rigori) e Careca (10 gol con 2 rigori)i migliori realizzatori di quella stagione per il Napoli in Serie A.
Coppa Italia: semifinalista; 2V, 3N; 1P; 7 gol fatti, 5 gol subiti.
Coppa UEFA: Ottavi di finale; 1V, 3N; 1P; 5 gol fatti, 9 subiti
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