Napoli riparte dal turismo. Dopo le previsioni di oltre 50000 attività pronte a fallire, ecco la risposta del Comune di Napoli. il rapporto di Fipe-Confecommercio ha lanciato l’allarme di oltre 30 miliardi di euro in perdita e 300000 posti di lavoro a rischio. La Campania però prova a ripartire, proprio come già fatto con il Coronavirus, fronteggiato alla grande e concludendo la giornata di ieri con 0 contagi e 0 vittime.
Se Giuseppe Conte ha annunciato che l’Italia non riaprirà del tutto il prossimo 4 maggio, la Campania del governatore Vincenzo De Luca prova ad attrezzarsi. Il premier è stato chiaro: ci sarà un programma nazionale, che non consentirà a quanto pare di far prendere iniziativa alle singole entità di potere sui territori. Il Presidente del Consiglio dei Ministri non vuole vanificare il lavoro fatto da medici e forze dell’ordine così come gli sforzi economici e sociali degli italiani.
In queste ore continua senza sosta il lavoro del Governo, coadiuvato dall’équipe di esperti, al fine di coordinare la…
Pubblicato da Giuseppe Conte su Lunedì 20 aprile 2020
Nonostante ciò però, la città propone: Napoli riparte dal turismo. Sin dall’insediamento di Luigi de Magistris nel 2011, la Ztl (Zona a traffico limitato) è stato il punto di forza della sua politica. Un aspetto importante, che ha portato business e turisti e che potrebbe tornare utile per la Fase 2. Allargare ulteriormente gli spazi all’aperto per favorire servizi di ristorazione e non solo, per provare a risollevare l’economia rispettando le giuste norme di sicurezza. Sovrintendenza e Governo valuteranno: la richiesta sarà quella giusta?
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2 thoughts on “Coronavirus: Napoli riparte dal turismo. Spazio a ristoranti e Ztl, in attesa di Conte”