Vi ricordate il periodo che andava da gennaio a febbraio? E come scordarselo, la Cina era nel pieno dell’emergenza per arginare l’epidemia di Coronavirus, ma quello che succedeva ad Hong Kong era particolare. Nonostante la vicinanza geografica con il Paese dal quale è partito il virus, la regione autonoma cinese era uscita quasi indenne dall’epidemia. Grazie al lavoro delle autorità pubbliche e alle norme rispettate dalla popolazione il territorio autonomo contava poche centinaia di contagiati, con “solo” 4 morti. E senza la quarantena Hong Kong ne era inizialmente uscita.
La seconda quarantena
Ad inizio marzo la situazione stava gradualmente cercando di tornare alla normalità. Ma quello che è successo nell’ultima settimana nella regione cinese era ciò che bisognava evitare secondo la comunità scientifica. E con 82 casi soltanto domenica la quarantena colpisce ancora Hong Kong. Tutto ciò che sembrava evitato riappare e quindi: cinema e parchi chiusi, lavoratori a casa, bar e ristoranti con massimo quattro persone per tavolo e con i tavoli distanziati. L’aeroporto è stato chiuso agli stranieri e gli abitanti messi in isolamento per 14 giorni.
Possibile scenario europeo
Come ha spiegato l’Atlantic, quello che sta succedendo a Hong Kong è una specie di anticipazione su quello che le previsioni di molti scienziati ed epidemiologi considerano l’esito più probabile della pandemia di COVID-19: questo periodo di quarantena non sarà l’ultimo nemmeno per noi. Gabriel Leung, rettore dell’Università di Medicina di Hong Kong esperto di epidemie, ha spiegato all’Atlantic che “La strategia dei periodici allentamenti e reintroduzioni delle misure restrittive è la più discussa tra gli esperti e i governi mondiali. C’è bisogno di queste misure a vari gradi di intensità finché si verifica una di due cose: l’immunità di gregge o una disponibilità sufficientemente estesa di un vaccino somministrato almeno a metà della popolazione, per raggiungere lo stesso risultato. Sono gli unici due esiti possibili“. Osservare quello che succederà in Cina e in particolare nella provincia dello Hubei sarà istruttivo per l’Occidente. E nel nostro caso per l’Italia.
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1 thought on “Coronavirus: la quarantena colpisce ancora Hong Kong”