Napoletano fonda un’azienda spaziale. È quanto accaduto a Mattia Barbarossa, ragazzo di appena 19 anni, che, ha fondato una piccola azienda spaziale.
La sua corsa non si ferma qui, dal momento che ha in progetto anche un satellite. Vincitore, tramite il suo progetto, del concorso dell’Agenzia spaziale europea, Mattia ha frequentato il Liceo Pasquale Villari di Napoli.
ORGOGLIO PARTENOPEO
Napoletano fonda un’azienda spaziale tramite il suo ingegno e colpisce, appunto, la sua giovanissima età. Ha vinto un concorso internazionale ESA e il cui premio consiste in un anno con un ufficio personale all’Università dell’Alabama ad Huntsville, dove fu progettato il primo razzo che portò gli Stati Uniti sulla Luna.
Mattia non appare minimamente emozionato, avendo tenuto il primo discorso a 13 anni, all’Osservatorio astronomico di Capodimonte, tema: «Le missioni di esplorazione dei corpi minori».
A CONTATTO CON IL GENIO
Mattia si descrive nella sua interezza, parlando di ogni aspetto scientifico e non della sua vita. Parla anche di come è nata la sua passione per lo spazio: «Dalla curiosità per i fenomeni della natura e per la Fisica, materia nella quale vorrei laurearmi. Da bambino, passavo giornate a osservare il cratere del Vesuvio, fulmini, treni, aerei. A 15 anni, con due amici, ho partecipato a una competizione, la Lab2Moon, e l’abbiamo vinta con un esperimento per misurare le capacità radio schermanti delle biomasse sulla Luna».
Dice anche che il suo progetto, il prototipo, è costato 5 mila euro, e il satellite 50 mila euro. Sarà inviato nello spazio solamente nel 2021.
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