Le regole imposte da Conte
L’estensione della zona rossa all’intero paese ha spinto il Governo a stilare un vademecum per affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus. Il documento, proveniente da Palazzo Chigi, include un insieme di domande frequenti e relative risposte per evitare l’estensione del contagio.
È possibile uscire di casa solo per motivazioni inderogabili come la salute o la spesa per gli alimenti. È vietata ogni forma di assembramento anche involontaria. Non sono dunque permessi gli assalti notturni ai supermercati, che rischiano di affollare luoghi chiusi e diffondere l’epidemia.
Il Governo vieta ogni forma di shopping: i negozi rimarranno aperti solo per l’acquisto di beni necessari. Le farmacie resteranno aperte e autorizzeranno le code solo all’esterno della struttura. Al contrario i medi e grandi centri commerciali resteranno chiusi.
De Luca: “La sera niente pizza a casa.”
I locali di ristorazione, come pub e ristoranti, potranno restare aperti tutti i giorni esclusivamente dalle 6 alle 18. Ciò non autorizza gli esercenti ad organizzare concerti dal vivo o attività d’intrattenimento. Inoltre il governatore De Luca, nel recepimento del decreto, ha emanato un’ordinanza che impedisce la consegna a domicilio dopo le 18.
È possibile incontrare altre persone per motivi di lavoro o salute, a patto di mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro. È perciò consigliabile l’utilizzo di strumenti di telelavoro o smartworking per evitare contatti nei luoghi di lavoro.
Ciò non impedisce di visitare amici e parenti se si rispettano le norme di sicurezza: bisogna mantenere 1 metro di distanza e non formare gruppi in luoghi aperti o chiusi.
Non è però autorizzato partecipare a qualsivoglia manifestazione o evento pubblico. Teatro, museo o cinema resteranno chiusi durante l’intera emergenza.
Nel caso in cui si manifestino i sintomi del virus, come tosse o febbre a 37,5, è doveroso restare a casa, telefonare il proprio medico e limitare il più possibile ogni contatto con altre persone.
In ultima istanza il governo ha sospeso le attività di ogni struttura con finalità sportive: palestre, piscine e centri sportivi. È comunque possibile fare attività fisica all’aperto rispettando le norme di sicurezza.
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