Per la rubrica Specchi di Carta, tratteremo uno scrittore e giornalista campano conosciuto a livello mondiale: Roberto Saviano, con il suo ultimo saggio Gridalo.
Trama del libro
Il Roberto giornalista che parla al se stesso di sedici anni. Lo scrittore non è mai stata una persona neutrale, e spiega perché è sbagliato esserlo. Racconta al se stesso giovane di come si è attivata la macchina del fango, da quando ha iniziato a combattere contro i cosiddetti ‘’pezzi grossi’’ fino ad essere accusato di doppi fini per le stesse battaglie. Gli dice di gridare, sempre, anche quando la menzogna supera la verità e quando le persone oneste restano sconfitte.
Sono 7 capitoli in cui Saviano spiega le regole del potere corrotto e malsano, in cui denunciare la violenza, il razzismo e la morale di un politico sono ottimi motivi per cui dovresti finire sotto terra. Oggi grazie ai social tutti si sentono in dovere e si arrecano il diritto di dire la propria, pur senza una conoscenza di base sull’argomento. Sono in grado di offendere senza contenuti, per il semplice piacere di seguire la massa. Allo stesso modo, se tali offese sono rivolte ai ‘’poteri forti’’ , le cose cambiano: diventi il personaggio perfetto da far fuori.
Ed è qui che devi gradare, ancora più forte.
Biografia dell’autore
Roberto Saviano, classe ’79, è uno scrittore napoletano. A 23 anni inizia la sua carriera da giornalista presso Il Manifesto e Il Corriere del Mezzogiorno. Nel 2006 pubblica Gomorra, un viaggio nel mondo criminale della camorra, del quale è stato fatto uno spettacolo teatrale e una trasposizione cinematografica. Questo libro è stato il motivo del grande successo di Saviano, ma anche una delle sue peggiori condanne. Infatti, durante una manifestazione per la legalità nel 2006, denunciò apertamente il clan dei Casalesi, invitando il paese a reagire e ribellarsi.
Da qui, le prime minacce di morte, che portano l’allora Ministro dell’Interno Giuliano Amato ad assegnargli una scorta. Negli anni, dopo processi e relative condanne, nel 2008 si viene a conoscenza dal cugino del boss Francesco Schiavone, di un piano per uccidere lo scrittore in tempi brevi con un attentato sull’autostrada Roma-Napoli. Ma nel momento dell’indagine smentì tutto, portando all’archiviazione del caso. Saviano continua a scrivere romanzi, come ZeroZeroZero e La paranza dei bambini, anche questi di grande successo e anche di quest’ultimo è stata fatta una trasposizione cinematografica.
Commento
È un libro da leggere lentamente, analizzando ogni storia per capirne la grandezza. Utilizzando una metafora, Gridalo è la cura per la tua febbre a 40: è crudo, duro, pochi giri di parole e ti butta la verità in faccia senza farsi scrupoli. Il problema è che non si parla di un giallo o di un romanzo rosa inventato, si racconta la nostra storia, in quelle parole ci siamo noi. Questo spaventa, ma ti fa aprire gli occhi. Al termine del libro, è come se trovassi la forza di fare una cosa che reputavi giusta, ma di cui hai avuto da sempre paura: gridare il tuo pensiero. Grida, perché se tutti continuassimo ad avere paura, vivremo di soli rimpianti circondati da finti buonisti. Tornare indietro, non è mai stato così facile.
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