Napoli festeggia il 76° anniversario della Liberazione con eventi formali ed artistici d’intrattenimento.Da domani si torna ad essere zona gialla ma per oggi vigono ancora le norme della zona arancione. Celebrazioni sì, dunque, ma con le dovute precauzioni.
Nella giornata di oggi e in questo preciso momento storico la parola “Libertà” è fortemente sentita. I ristoratori della città sono all’opera da ieri mattina per ripristinare le sale da pranzo in previsione dell’imminente rientro in zona gialla, le vie dello shopping hanno visto molte persone fare la fila per i negozi dove le entrate sono contingentate e in molti hanno voluto respirare un po’ d’aria pulita sul lungomare.
Venticinque aprile. La festa della liberazione del territorio nazionale dal regime fascista e dall’occupazione nazista
A Palazzo San Giacomo e al Palazzo della Prefettura la tromba suona “Il silenzio militare italiano” . Il sindaco Luigi De Magistris e il prefetto di Napoli Marco Valentini hanno celebrato la festa della liberazione alla presenza di Antonio Amoretti, presidente della sezione napoletana dell’ A.N.P.I., alle ore 10 di questa mattina. Una corona d’alloro è stata deposta sotto la lapide in memoria di Francesco Selvaggi primo prefetto della città liberata. Queste le parole del Sindaco:
“ Per non dimenticare e anche per resistere e liberarsi dalle oppressioni più recenti. Le disuguaglianze ai tempi della pandemia, le ingiustizie discriminazioni, le violenze, la mala politica. Quindi anche una giornata in cui riflettere. Non bisogna abituarsi a girarsi dall’altra parte di fronte ai crimini contro l’umanità, da ultimo le decine e decine di morti di questi giorni nel mar Mediterraneo”
Presentazione del libro dedicato a Francesco Selvaggi
Il prefetto ha scelto la data odierna non a caso per presentare l libro “Francesco Selvaggi, primo prefetto di Napoli liberata”, di Aurora Esposito. Un libro che
«Ci restituisce tra l’altro un’immagine meno nota della Resistenza, spesso ridotta all’iconografia delle brigate partigiane combattenti sulle montagne del centro-nord. Anche nel Mezzogiorno ci fu una forte opposizione al fascismo, non ultimo da parte dei ceti intellettuali, con fatti concreti. Come proteggere e aiutare le persone perseguitate, diffondere informazione e cultura non di regime. Un’esperienza che parla a questo tempo perché fondativa della Repubblica, basata su valori universali»
Festa della Liberazione in bicicletta
La Napoli sportiva come ogni anno rende omaggio alla Resistenza con l’evento “Resistere, pedalare, resistere” di Fiab Napoli Cicloverdi
“A Napoli, quest’anno abbiamo scelto di rievocare, insieme all’ANPI Napoli le Quattro Giornate di Napoli, la Resistenza napoletana, attraverso la visita a luoghi simbolo della liberazione della città. Appuntamento ore 10,00 Piazza Quattro Giornate davanti ai Carabinieri.
Percorso: Stazione Metro Quattro Giornate, Stadio Collana, Via Sturzo, Via Belvedere, Via Puccini, Via Tasso, Corso V.Emanuele, Museo, via Cisterna dell’Olio, Piazza Carità. In via Cisterna dell’Olio verrà deposto un fiore sulla targa che ricorda Federico Zvab, protagonista della resistenza antifascista del 1943.” (Fonte cicloverdi.it)
“Contropaura”: musica in piazza Dante
Musica e dirette Facebook. “Contropaura” per dire “Io non ho paura”. Nessun palco ma solo cerchi per dividere lo spazio. Per condividere un messaggio di cui l’Italia ha bisogno. Dalle 11:00 alle 15:00 diversi gruppi musicali ed artisti hanno ravvivato le strade di Napoli con musica folk, jazz, rock, trampolieri-farfalla e costumi tradizionali, con tamburelli, fisarmoniche e nacchere. La manifestazione di “Contropaura” è stata anche trasmessa in diretta da Radio OndaWeb .
Le parole di Nenne Martongelli, dj e direttore artistico di questa giornata, in piedi su una sedia sotto il sole:
“Abbiamo bisogno di musica, fatemi sentire la musica perchè ho bisogno di stare bene!” “Dobbiamo esorcizzare la paura: noi siamo amore, siamo fatti di amore.”
Un’esortazione a mantenere vibrazioni positive e ricordarci che c’è un settore che sta risentendo più di tutti della grande crisi da pandemia: quello della cultura.
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1 thought on “La Festa della Liberazione: le celebrazioni partenopee”
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