
Oggi vi porto con una dama di corte nel giardino del Palazzo Reale. La dama, al fianco della regina, tutti i pomeriggi attraversa questo giardino pieno di colori e odori in grado di scacciare via i pensieri superflui.
Io e la regina amavamo passeggiare per le vie del giardino del Palazzo Reale. L’aria inebriante, proveniente dal golfo, sembrava liberare i nostri polmoni dall’area forse troppo densa della città. Camminavamo l’una accanto all’altra, discutendo di sciocche frivolezze, poiché tutta la nostra attenzione era indirizzata a quei giardini che, anche se percorrevamo una volta a settimana, non smettevano mai di sorprenderci.
Spesso capitava dopo la passeggiata di dirigerci nella biblioteca. Per giungere alla biblioteca salivamo un enorme scalone ai lati decorato da due Palafrenieri in bronzo. Alle volte ci allungavamo fino all’entrata, perché il nostro parlare non ci faceva ben capire dove stessimo andando. Lì incontravamo il corpo di guardia da cui venivamo bloccate e rispedite indietro.
Le principali piante sono Bougainvillea e rampicanti. Il giardino presenta delle aiuole disegnate con un andamento casuale e sinuoso, mentre le piante che il giardino ospita variano tra specie locali e altre esotiche. Vi sono ficus, banana selvatica, persee i cui frutti venivano raccolti per poi essere serviti a tavola del re. Pini, magnolie, jacarande erano le piante che maggiormente catturavano la nostra attenzione perchè le più colorate. Una sorta di pianta esotica che ricordava la palma, ma che, la regina tenne a specificarlo si chiamava Cycas revoluta era invece quella che attirava l’attenzione della regina.
Accadeva, quasi come rito delle nostre passeggiate, di fermarci di fronte alla fontana dopo aver attraversato il ponte e di ammirare le statue situate ai lati. Quando la regina rimase incinta e tendeva a stancarsi più facilmente ci fermavamo speso di fronte la fontana accomodandoci sulle panchine di marmo.
A volte capitava di incontrare il re diretto alle scuderie. Io alle scuderie non vi ero mai stata, vi passavo quando la regina decideva di ritirarsi ed io continuavo la mia passeggiata. Vi erano da un lato le mangiatoie, mentre se ti fossi addentrato all’interno si sarebbero potuti scorgere, sul pavimento, i segni lasciati dai cavalli.
Unica nota dolente è che nei giardini era anche presente l’immondezzaio. Mia nonna mi raccontò, però che prima della costruzione del Palazzo Reale, vi era lì un pozzo. Tutto il popolo andava lì ogni giorno a riempire i secchi d’acqua, fino a quando non cadde in disuso.
Ovviamente la storia sopra riportata è frutto di fantasia ed ha lo scopo di attirarvi nel giardino del Palazzo Reale.
Potrebbe interessarti: