Il primo protagonista della nuova rubrica targata Corriere di Napoli, Imprese geniali , è Kayak Napoli, per un viaggio nel mare partenopeo. Una chiacchierata in una giornata nuvolosa sulla Spiaggia delle Monache presso il Lido Bagno Sirena. Tra kayak e paddle, con uno sguardo al futuro, ecco il racconto dei founder Andrea, Francesco e Giovanni.
Kayak, l’amore per il mare
Non tutti a Napoli sanno che nell’ultimo decennio è nato un nuovo tipo di turismo. Basti pensare i percorsi “Wild Posillipo” e “Napoli e le sue Ville” per capire di cosa si tratta Kayak: visite nei posti più nascosti. Quelle insenature di Posillipo e Napoli, luoghi di origine dei fondatori del progetto, che non sono accessibili se non via mare.
Sono già 10 anni infatti che esiste Kayak, inizialmente solo per amici e poi diventata una passione per tutti che ora possano ammirare delle bellezze uniche. Un nome diretto, internazionale, per raggiungere tutti. Marechiaro, la Gaiola, la Baia Trentaremi o la Grotta Romana sono solo alcune delle stupende mete toccate dal progetto.
Un’idea unica, con l’obiettivo di valorizzare una città spesso martoriata dalle critiche ma unica essendo una metropoli sul mare cittadino:
Non è facile trovare un luogo con tante bellezze: 10 anni fa non era semplice superare gli stereotipi che andavano da Gomorra alle solite visite al centro storico. Il nostro tipo di turismo è stato aiutato anche dai social quindi l’obiettivo era di far conoscere un’altra Napoli e quelle zone quasi inaccessibili considerando i lidi chiusi o cose simili. La canoa infatti permette proprio di andare nei luoghi nascosti e insenature.
Le canoe: sentinelle del mare
Un tipo di turismo nuovo, agevolato anche dai social che ha permesso di diffonedere nuove foto, feedback e offerte. Oltre a sensibilizzare di più sulla natura marittima della nostra città: lo stesso mare che attraverso comportamenti più responsabili da parte di cittadini e politica non avrebbe nulla da invidiare ad altri mari.
Proprio la sensibilizzazione e la cura del mare è uno degli obiettivi di Kayak e delle proprie “sentinelle“:
Le canoe sono un po’ le sentinelle del mare: due volte l’anno, a fine stagione, organizziamo uscite gratuite con altre associazioni pulendo in zone inaccessibili se non via mare. L’ultima è stata “caccia alla plastica” con l’associazione “Nun s jett”: chi ne raccoglieva di più vinceva.
Un importante attivismo oltre che una vita in acqua e che ha avvicinato tantissme persone. Proprio perché il mare è un diritto di tutti: basti pensare al Lungomare, dove il progetto della rimozione degli scogli e il ritono della “Chiaia” porterebbe spiagge pubbliche, turismo e altre tante attività. Inoltre garantirebbe a tutti un accesso diretto al mare, cosa che oggi può avvenire solo a Posillipo, a Giuseppone a Mare e a Marechiaro.
Kayak e paddle: una vita in acqua
Una vita in acqua, potrebbe essere questo il secondo nome dell’attività, soprattutto considerando che i tre protagonisti si sono conosciuti proprio in canoa in acqua. Una passione nata sin da piccoli e portando con sé tante persone: il più avanti con l’età ha 81 anni!
Con il giusto occhio per i pericoli del mare, tra inesperienza e meteo, sono diversi i servizi offerti: da feste a tema sino all’addio al nubilato, oltre a lezioni ed escursioni in kayak, puddle e canoe. In futuro ci saranno sorprese…? Beh, non resta che scoprire come il vento tirerà per inaugurare il wind-surf!
Le 5 parole chiave
Mare, libertà, eco compatibilità, lavoro, famiglia.
Siamo una grande famiglia, una grande comunità che adesso è sempre più interessato a proteggere anche la natura: Kayak come fenomeno di massa
Guarda la video-intervista!
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