Scontro Governo-Regioni. Ancora lontano l’accordo per le elezioni regionali, che dovrebbero svolgersi a settembre. Tutto dipende dal Senato, che darà il suo voto di consenso o di negazione entro venerdì.
È SCONTRO
Scontro Governo-Regioni. Il clima non tende a distendersi, dopo le numerose polemiche su vari strumenti economici e di gestione sanitaria di questi mesi, un nuovo scontro coinvolge lo Stato Italiano, questa volta con le Regioni.
Sappiamo bene che in questo momento, il tema importante è quello relativo alle elezioni regionali, che si dovrebbero svolgere regolarmente a Settembre. La Camera, dal canto suo, ha già dato l’ok, mostrando fiducia, a differenza, invece, del Senato.
Quest’ultimo, mostra ancora qualche diffidenza, e, deve dare il suo consenso entro venerdì. Deve dunque esserci l’ok, pena la decadenza del decreto.
Ma le polemiche non si placano. È muro contro muro non solo con l’opposizione ma anche con i presidenti di Regione. Uno scontro che potrebbe portare anche a esiti imprevedibili.
Perché il governo ha il potere di convocare le urne per il rinnovo degli organi comunali e per il referendum, mentre deve accordarsi con le Regioni, che hanno il potere di scegliere in autonomia la data. E, dunque, la data potrebbe non coincidere con le amministrative in caso di mancato accordo.
ELEZIONI, MA DOVE?
Un grande dibattito è su dove verranno fatte le prossime elezioni. In queste settimane sono uscite molte indiscrezioni sulla sede delle votazioni. Si è parlato spesso di elezioni a scuola, o di elezioni in palestra. Il governatore della Regione Lazio e segretario Pd, Nicola Zingaretti, lancia un appello sulla ripresa della scuola.
E chiede che “i seggi si tengano il più possibile in luoghi separati dagli edifici principali, ad esempio nelle palestre, o comunque in altri luoghi, per evitare l’interruzione dell’anno scolastico già alla ripresa.”
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1 thought on “Politica: scontro Governo-Regioni”