Il pensionato si chiamava Mario Trimboli e per la pandemia era stato costretto a rimanere nella sua abitazione di via Ribet 14, Torino.
Pensionato napoletano ucciso da due coltellate, colpevole ignoto
Un pensionato napoletano di 68 anni è stato trovato morto nella sua abitazione di Torino, nel quartiere di San Salvario. È stata la figlia della vittima ad avvertire le forze dell’ordine. Una volta che i militari hanno trovato il corpo dell’uomo esamine hanno potuto solamente constatare il decesso. Secondo gli inquirenti il pensionato è stato ucciso da due coltellate al collo e l’arma del delitto è stata rinvenuta nel lavabo della cucina.
La vittima era originaria di Napoli, ma viveva con il figlio a Torino da molti anni. Il figlio del pensionato, un uomo di 43 anni che soffre di problemi mentali, è stato il primo a rinvenire il corpo del padre. L’uomo, chiamato Emanuele, è fuggito dall’abitazione ed è stato ritrovato dopo due ore dai Carabinieri,in evidente stato di choc, sul ponte Vittorio Emanuele I. Nonostante la fuga, il 43enne non sembra comparire nel registro degli indagati. Ciò non ha impedito al comando dei Carabinieri di condurre un interrogatorio nei confronti di Emanuele Trimboli che, assistito dall’avvocato Claudio Novaro, si è avvalso della facoltà di non rispondere
Le indagini continuano e le forze dell’ordine non escludono alcuna pista. Per questo motivo nelle ore a venire le forze dell’ordine ascolteranno parenti ed amici della vittima. Lo scopo dell’indagine, condotta dal Comando provinciale, è capire se il pensionato avesse litigato con qualcuno in passato. Gli inquirenti, inoltre, si domandano se la vittima fosse morta sul colpo o potesse essere salvata. Per giunta non è chiaro il movente che avrebbe spinto un conoscente di Mario Trimboli a compiere l’ignobile gesto.
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