Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 , ha reso pubblica la stipula del contratto con l’azienda Bending Spoons. Quest’ultima svilupperà l’app per tracciare i contatti per gestire la circolazione del Coronavirus. L’azienda si è aggiudicata un bando al quale hanno partecipato 318 progetti.
OBBLIGATORIO O NO AVERLA?
Innanzitutto, affinché l’app funzioni, il garante della privacy italiano, Antonello Soro e la ministra per l’Innovazione Paola Pisano hanno precisato che è necessario che l’app sia scaricata da almeno il 60% della popolazione. La ministra, però, ha voluto sottolineare che l’utilizzo dell’app sarà volontario.
COME FUNZIONERÀ?
L’app per tracciare il Coronavirus avverrà attraverso la tecnologia bluetooth che permetterà la trasmissione dei dati da un dispositivo ad un altro per conoscere quelli vicini con cui si è entrati in contatto e di creare una lista di dati che rimane salvata sul medesimo. L’app non dovrebbe integrare alcun meccanismo di tracciamento della posizione (tecnologia gps), così come indicato dal Garante europeo per la privacy e dal Consiglio che riunisce i garanti dei paesi membri(Edpb).
I TEST
Domenico Arcuri ha dichiarato: “Verrà avviata una sperimentazione in alcune regioni pilota per progressivamente estendere la facoltà volontaria, ma speriamo massiccia dei nostri cittadini a sopportare e supportare questo sistema che ci serve a evitare che si possa replicare la drammatica fase precedente”.
Inoltre partirà anche un test nelle sedi di Maranello e Modena della Ferrari: il download volontario dell’applicazione verrà proposto ai dipendenti della casa automobilistica.
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