News, Calcio: I club di Serie A contro l’Uefa
Come raccontato dalla Gazzetta dello Sport in giornata odierna, la Uefa sta cercando, in collaborazione con le varie Leghe nazionali, a far ripartire il calcio tra maggio e giugno così da completare la stagione entro luglio o massimo inizio agosto, vista l’emergenza Coronavirus che ha bloccato ogni sorta di competizione sportiva dallo scorso 9 di Marzo. Ma tante società di Serie A, così come quelle di Serie B, si schierano contro questa opzione, dal Brescia di Cellino al Torino di Cairo, passando anche per alcun top club.
Le richieste dei club
Di seguito elencate le motivazioni, pubblicate dalla Gazzetta, delle varie società di Serie A per annullare tutto, sostenendo che il calcio, così come lo sport in generale, debba passare in secondo piano difronte a situazioni del genere:
1) Per chiudere entro il 30 giugno ci si dovrebbe allenare dopo metà aprile (molti giocatori sono andati via…) e riprendere a giocare il 7 o 16 maggio, costringendo i club a una gara ogni tre giorni. Con il rischio di infortuni per giocatori sotto stress agonistico.
2) Se la data di chiusura della A dovesse slittare a luglio servirà un permesso della Fifa per prolungare i contratti dei giocatori in scadenza al 30 giugno.
3) Sempre in caso di prolungamento della stagione una proroga si renderebbe necessaria anche per la presentazione dei bilanci dei club e delle licenze per l’iscrizione alla stagione seguente. Senza contare le scadenze bancarie…
4) Necessario, vista l’impossibilità di fare mercato e aggiustare i bilanci, anche modificare le licenze Uefa e gli attuali parametri del FFP.
5) Bisognerebbe rivedere tutte le date del mercato: non solo quelle di partenza (alcuni campionati finirebbero prima e altri dopo) ma anche della fine. La Fifa propone un’unica finestra dall’estate a gennaio che a molti non convince.
6) Finita la stagione con l’assegnazione delle coppe (si parla di finali a luglio o agosto), dopo poche settimane partirebbe la nuova stagione. In pratica: una breve pausa e si tornerebbe in campo (a porte chiuse) di fatto eliminando la preparazione fisica dei giocatori in una stagione che sarà ricca di eventi, compreso l’Europeo, e dunque faticosa.
7) I nuovi acquisti sarebbero direttamente catapultati in campo senza avere il tempo nè di ambientarsi nè di giocare amichevoli con i nuovi compagni.
8) Tornando a giocare, anche le rinunce delle mensilità di stipendio da parte dei calciatori potrebbero saltare.
Inoltre, la redazione di Sky Sport fa sapere che il campionato di Serie A 2020/2021, così come quello delle altre nazioni europee, inizierebbe soltanto 15 giorni dopo la finale di Champions League di Istanbul prevista per fine luglio.
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