Le ordinanze per la solidarietà alimentare- L’altra faccia della medaglia di questa pandemia è sicuramente il peggioramento delle condizioni economiche che, per quelle famiglie che già prima non godevano di una situazione stabile, diventa un vero e proprio problema.
A opera del governo, per venire in contro alle famiglie più in difficoltà, si vanno quindi delineando i contorni dell’ordinanza per la solidarietà alimentare.
In particolar modo si affrontano le tematiche riguardanti i buoni spesa, la consegna dei pacchi di cibo da parte dei volontari e le donazioni dei privati.
Domenica, a opera di Angelo Borrelli capo della protezione civile, è stato firmato un provvedimento che prevede: lo stanziamento di 400 milioni ai comuni da poter distribuire ai più bisognosi.
Come avverrà la ripartizione dei fondi?
La ripartizione di tali fondi avverrà:
- Ripartendo l’80% degli stanziamenti in proporzione alle dimensioni dei comuni.
- Ripartendo il restante 20% in proporzione alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale calcolato in base alla popolazione.
I servizi sociali individueranno le famiglie aventi diritto a tali tipi di aiuti. Sarà data priorità a chi non riceve alcun tipo di sostegno pubblico, invece ancora de definire è il valore dei buono spesa.
Tali fondi però non basteranno per far fronte all’entità del problema, si pensa infatti che saranno appena sufficienti per coprire il mese di Aprile.
Angelo Borrelli inoltre spiega che i fondi potranno essere usati dai comuni per l’acquisto dei prodotti di prima necessità e in alcune catena di supermercati.
Fondamentale infatti l’aiuto di alcuni supermercati che, come la coop, hanno aderito all’appello del premier Conte per effettuare un ulteriore scontistica per chi paga con tali buoni.
Inoltre il governo, tenendo conto del buon senso dei cittadini italiani, punta alle donazioni dei privati, dei singoli cittadini e dei produttori.
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