Il 5 luglio 2021 la Banca d’Italia ha presentato la “Carta degli Investimenti Sostenibili”, ovvero il documento in cui l’istituzione si impegna a “ribadire l’impegno per contribuire a uno sviluppo sostenibile” attraverso i propri investimenti. Bankitalia ha spesso rivendicato di essere stata una delle prime Banche Centrali ad aver inserito i principi di sostenibilità nei propri investimenti e questo non può che non essere un vanto per la Penisola.
Ma ci dobbiamo porre una domanda: la Banca d’Italia è un’istituzione “illuminata” o ha solo implementato quello che cittadini e mercato richiedono da quasi 10 anni?
Dalle ultime analisi, si è visto come, per riuscire a non andare incontro ad un innalzamento di 3 gradi della temperatura globale da qui a fine secolo, bisognerà ridurre del 50% le emissioni di gas serra entro gli anni ‘30 e arrivare alla “neutralità carbonica” entro il 2050. Queste condizioni sono state tradotte in obiettivi vincolanti per tutti i paesi dell’Unione Europea che puntano a rivoluzionare le modalità di produzione e consumo dell’energia.
La stessa Agenzia Internazionale dell’Energia, ha affermato che per conseguire tale obiettivo gli investimenti “green” dovranno triplicare nei prossimi 10 anni, raggiungendo i 4.000 miliardi di dollari l’anno a livello mondiale.
Secondo BlackRock, uno dei fondi di investimento più grandi al mondo, gli investimenti sostenibili da parte di privati e governi cresceranno del 300% da qui ai prossimi 7 anni ma non siamo ancora certi bastino per raggiungere gli obiettivi sopracitati. La mancanza del raggiungimento dei target sulla sostenibilità potrebbe incrementare le incognite e i rischi a livello ambientale.
Rischi Ambientali e la Pandemia
Come sottolineato più volte i rischi ambientali e la cattiva gestione delle risorse naturali mettono a repentaglio non solo l’ecosistema, ma anche la stessa stabilità del sistema economico e finanziario generando costi sia di breve che di lungo periodo.
Lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle con la pandemia dove l’esternalità negativa, dovuta con tutta probabilità ad uno sfruttamento estremo della natura, ha destabilizzato fortemente l’economia globale facendo registrare decrementi del PIL a doppia cifra per diversi paesi ed un forte incremento del debito pubblico italiano che ha toccato ad aprile i 2.680 miliardi di euro.
Fonte: La Repubblica
Gli strascichi del Covid-19 saranno avvertiti per molto tempo dalle economie mondiali compromettendo tutte le stime di crescita pre-pandemia e ci vorranno diversi anni di investimenti nella “giusta direzione” per tornare ai livelli fisiologici dell’economia e limitare la comparsa di situazioni critiche anche in futuro.
Investimenti Italiani e gli scenari futuri
L’Italia grazie alla Carta degli investimenti sostenibili è pronta a mettere sul piatto circa 190 miliardi di euro derivanti dagli Investimenti del Portafoglio Finanziario e delle Riserve Valutarie, mentre rimangono ancora esclusi dalla Carta i circa 540 miliardi del Portafoglio di Politica Monetaria.
Non pensiamo quindi sia solo una coincidenza che nel momento della ripartenza da una delle più grandi crisi che si ricordino Bankitalia, una delle istituzioni più importanti della Repubblica, pubblichi un documento in cui si impegna ad immettere nel mercato quasi 200 miliardi di euro per la sostenibilità e l’ambiente, ma pensiamo questo sia un primo segnale di un cambiamento profondo e strutturale per il nostro paese. Speriamo solo non sia già troppo tardi.
Autore Redazione ProntoBolletta.it
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