Fino a marzo del 2020, nessun napoletano avrebbe pensato che ci sarebbe stato qualcosa che gli avrebbe precluso il calore del sole e l’accoglienza delle strade di Napoli. Poi, è arrivato il Covid, a Napoli e in tutta Italia. E con il Covid, il lockdown, le limitazioni, i contagi, gli amici ammalati, la paura per sé stessi, per i genitori. Per settimane e settimane, quel sole e quelle strade sono rimaste soltanto un vago ricordo, in mezzo ad un tornado di nuove preoccupazioni.
A gettare una luce su tutto ciò è stato in quel periodo, e tutto ciò che è stato dopo, arriva “La Nuova Peste – Napoli vuole ripartire”, un documentario-inchiesta ideato da Marco Cattaneo e prodotto da SiComunicazione. In soli 30 minuti fornisce un’istantanea perfetta dell’evoluzione della pandemia a Napoli: la situazione negli ospedali, le preoccupazioni dei medici, le testimonianze dei parenti delle vittime del virus. Ma anche l’altro lato del Covid a Napoli: le strade deserte, i lavoratori senza lavoro, la macchina perfetta del volontariato.
L’affresco partenopeo
Un affresco di un periodo che ha tracciato nelle nostre anime un solco profondo, che ci ha cambiati e che continua a cambiarci. In meglio o in peggio, non possiamo dirlo. Ma dopotutto, ha senso parlare di meglio e peggio? Il Covid ci ha sconquassati più di un terremoto. È ancora presto per misurarne i cambiamenti, servirà del tempo e serviranno gli strumenti giusti. Questo documentario è uno di questi.
Il documentario è stato realizzato con il contributo redazionale di Vittoria Biancardi e Cristiano Faranna coordinati da Alberto Canonico. Le immagini sono di Michele Cafarelli, Teresio Costa, Pasquale Di Monaco, Lucio Lucianelli, il montaggio è di Giuseppe Carfora. Segreteria di produzione a cura di Elisa Varriale e Domenico Brachi. Il documentario si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e del Corecom Campania (Comitato regionale per le comunicazioni). È disponibile qui.
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