La bellezza di Capri e la sua storia
Oggi vogliamo raccontarvi la bellezza di Capri e i luoghi da visitare assolutamente. L’isola si popolò quando greci e fenici scelsero questa terra come dimora. Tiberio fece costruire nell’isola 12 ville dando a ciascuna il nome di una divinità. Capri fu presa di mira dai pirati, così la popolazione dovette spostarsi dalla costa rifugiandosi nelle alture che sorgevano all’interno dell’isola. Questo provocò la nascita di Capri e Anacapri.
L’isola fu presa poi dai normanni e svevi, passando in mani spagnole e per ultimo in quelle dei francesi. È proprio a partire dal 1800 che si assiste al risveglio culturale dell’isola, grazie ad un animato e crescente interesse da parte di artisti ed intellettuali europei. Attratti dallo splendido clima, dalla posizione e dalle meraviglie naturalistiche, inglesi, americani e tedeschi divennero i protagonisti di un’invasione pacifica dell’isola, la quale di conseguenza cominciò ad attrezzarsi per accogliere i turisti. Ai primi del 1900 l’isola accolse alcuni rifugiati politici, tra i quali celebre poeta cileno Pablo Neruda, che per alcuni anni visse in esilio nell’isola.
Luoghi da visitare
I Faraglioni sono uno dei simboli di Capri. Si tratta di tre grandi massi rocciosi che si trovano poco al largo della costa caprese, immersi nel blu, e si raggiungono in barca. La grotta Azzurra: La fama e il nome derivano dall’incredibile blu delle acque al suo interno. L’ingresso avviene con delle piccole barche che ospitano massimo 4 persone.
Villa Jovis, la Villa dedicata a Giove dall’Imperatore romano Tiberio, è uno degli esempi di architettura romana meglio conservati del Mediterraneo. Non è l’unica residenza dell’Imperatore fece costruire a Capri, ma sicuramente rappresenta una delle più grandiose.
Alle pendici del Monte Solaro, dalla vivace movida che anima la “piazzetta”, si trova Anacapri, il comune più esteso dell’isola. Uno snodarsi di vicoli e vicoletti colorati all’ombra di bouganville che svelano altrettante piazzette, spiagge e luoghi storici tutti da scoprire. Capri è un’isola rocciosa, non ci sono grandi spiagge sabbiose, ma calette sassose e piattaforme da cui tuffarsi. In compenso l’acqua è meravigliosa, i fondali sono trasparenti e dai riflessi verdeazzurri.
A mio avviso comunque il modo migliore per godersi Capri dal mare è il giro dell’isola in barca.
I miti di Capri
Tanti sono anche i miti collegati a questa meravigliosa isola ed ai suoi luoghi. Oggi ve ne raccontiamo alcuni. Omero, nell’Odissea, si è ispirato proprio a Capri, quando narrava delle sirene che con il loro canto ipnotico, attiravano i marinai per poi ucciderli e divorarli. Il luogo, è precisamente Marina Piccola, dove appunto è ubicato lo scoglio delle sirene, una penisola che taglia la spiaggia in due parti per poi affiorare dal mare, lasciando degli scogli e secche a pelo d’acqua.
Sulle maestose rocce conosciute oggi come Faraglioni sono sorte le leggende più fantasiose. Secondo Virgilio, qui vi vivevano le sirene. La storia invece, ci parla di rocce che venivano utilizzati come fari per le navi che si trovavano a passare da quelle parti (da qui, l’origine del nome Faraglione). E proprio qui, che viene raccontata ai turisti più curiosi, la storia della lucertola azzurra. Su questi scogli, vivrebbe questo particolare animale, unico nel suo genere e fino a pochi anni fa, c’erano ancora dei marinai coraggiosi che salivano a mani sui Faraglioni, per provare a raccontarlo.
Un tempo la grotta Azzurra, era il ninfeo dell’imperatore Tiberio ma in seguito, fu indicata come rifugio di spiriti e fantasmi al punto che per molto tempo, nessuno osò entrarvi. Del resto, si narra anche che nell’anfratto vi sia in realtà un passaggio segreto che porta alla Villa di Damecuta, che si trova a centinaia di metri di distanza.
Infine una leggenda tipicamente isolana narra di un bambino, orfano di padre, che accompagnava la sua pecorella a casa. All’improvviso, all’imbrunire, quest’ultima scomparve. Il pastorello, cominciò così a versare lacrime, cercandola disperatamente in ogni dove. Mentre rischiava di cadere in un burrone, gli apparve San Michele, che gli regalò una campanella, un oggetto speciale, capace di salvare da ogni pericolo. Ed è proprio in questo luogo miracoloso, che secondo la leggenda, nacque Villa San Michele ed oggi, la sua campanella si vende come souvenir da regalare alle persone speciali.
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