Gladiatori e non solo in mostra a Napoli: quando l’arte e l’archeologia si uniscono alla tecnologia per raccontare la storia del mito per eccellenza; i “Gladiatori” arrivano al MANN di Napoli. Il Museo Archeologico di Napoli ospiterà 160 straordinari reperti nel Salone della Meridiana per raccontare la vita dei lottatori del passato.
Scopri di più sulla mostra e leggi degli eventi che ci attendono nel mese di Aprile a Napoli.
I “Gladiatori” in mostra al MANN di Napoli
L’evento espositivo, visitabile fino al 6 gennaio 2022, rappresenta un viaggio affascinante, che ricostruisce tutta la vita oltre l’arena dei mitici combattenti, in un percorso suddiviso in sei sezioni; dal funerale degli eroi al duello per i defunti, alle armi dei Gladiatori; così come degli Anfiteatri della Campania.
Parte integrante dell’itinerario è la “settima sezione” tecnologica che, intitolata “Gladiatorimania”, concentrata nel Braccio Nuovo del Museo, costituisce uno straordinario strumento didattico e divulgativo per rendere accessibili a tutti, adulti e ragazzi, i diversi temi della mostra.
La collezione rappresenta la più celebre raccolta di armi di epoca romana giuntaci dall’antichità, come quelli legati ai momenti musicali durante le gare dei Gladiatori.
Tra questi, sempre da Pompei, alcuni cornua del I secolo d.C. ed una copia moderna di una doppia tibia da un originale del I secolo d.C.; in prestito dal Museo della Civiltà Romana. Senza dimenticare alcuni rilievi come la scena di combattimento fra Gladiatori, in prestito dal Parco Archeologico del Colosseo.
Curiosità sulla mostra dei Gladiatori
Due, sono le curiosità che vogliamo sottolineare: “Gladiatori” ospita, infatti, tre degli scheletri ritrovati in una vasta necropoli di gladiatori portata alla luce a York.
I resti, che appartengono ad uomini di differenti età, restituiscono anche una serie di elementi utili alla ricostruzione dell’area di provenienza e del regime alimentare dei lottatori.
Completano poi la sezione, anche alcuni splendidi gioielli d’oro rinvenuti nella Caserma dei Gladiatori a Pompei.
Come nasce l’idea di raccontare i Gladiatori
Il progetto scientifico dell’allestimento è a cura di Valeria Sampaolo, conservatore presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, mentre il coordinamento è di Laura Forte, responsabile Ufficio Mostre ed Archivio Fotografico del Mann.
L’allestimento è accompagnato da un catalogo edito da Electa.
La parola al Direttore del Museo:
«Idoli delle folle, bramati dalle donne e protagonisti di storiche ribellioni, i gladiatori furono baciati da una fama che già alla loro epoca varcò i confini delle arene e che nel corso dei secoli si è ulteriormente ingigantita», dice il direttore del Mann, Paolo Giulierini. «La mostra – aggiunge – ha l’ambizione di raccontare non solo il mito, ma anche la dimensione umana del gladiatore: non ne nasconde gli elementi più duri, ma li inserisce in una cornice più ampia, rivelando gli uomini sotto gli elmi e il contesto storico in cui vivevano».
Perché questa mostra ha un valore così importante?
“Gladiatori” è il frutto di un’intensa rete scientifica inter istituzionale; tra le partnership prestigiose ricordiamo, il Parco Archeologico del Colosseo, che si unisce al Mann grazie ad un protocollo d’intesa per valorizzare la comune programmazione culturale.
“Gladiatori”, inoltre, conclude un percorso di ricerca che ha previsto la collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei per la realizzazione di itinerari espositivi sui legami tra l’antica città vesuviana e gli Egizi, i Greci, gli Etruschi e Roma.
La mostra “Gladiatori” è stata promossa con il sostegno della Regione Campania e avrà approfondimenti ad hoc nell’Ecosistema Digitale per la Cultura della Regione Campania; partner dell’esposizione è Intesa Sanpaolo.
Evento a pagamento
Per info sulla mostra:
Sito web | Pagina FB | man-na.ufficiostampa@beniculturali.it | 081 442 2328
Gladiatori e non solo in mostra a Napoli nel mese di Aprile
Rethinking Nature al Museo Madre di Napoli
Fino al 12 Aprile 2021, un nuovo format espositivo al Palazzo Museo d’arte contemporanea Donnaregina. Qui il concetto di mostra incontra quello della piattaforma multidisciplinare, attraverso lo sguardo dell’arte contemporanea.
La mostra affronta il tema della necessità politica ed etica di costruire un nuovo rapporto fra l’essere umano e l’ecosistema.
Lo fa attraverso nuove produzioni di opere e una programmazione di eventi e laboratori che coinvolgono artisti di geografie e sensibilità diverse.
Tra gli artisti invitati a partecipare: Maria Thereza Alves, Alfredo e Isabel Aquilizan, Adriàn Balseca, Gianfranco Baruchello, Jimmy Durham, Gidree Bawlee, Karrabing Film Collective, Sam Keogh, François Knoetze, Elena Mazzi, Pangrok Sulap e Karan Shrestha.
Evento a pagamento
Per info e prenotazioni:
Sito web | Pagina Fb | info@madrenapoli.it |
Mostra fotografica a Villa Pignatelli
Fino al 15 Aprile 2021 presso Villa Pignatelli, Casa della Fotografia, nel cuore della Riviera di Chiaia: la mostra fotografica “Primitive Elements” di Francesco Bosso.
Fotografo di paesaggio profondamente sensibile ai temi del riscaldamento globale e della tutela ambientale; a cura di Filippo Maggia, e promossa dalla Direzione regionale Musei Campania e Museo Pignatelli.
La mostra che arriva a Napoli dopo il successo alla Galleria delle Stelline di Milano, raccoglie oltre 15 anni di lavoro e attraverso oltre 40 fotografie in bianco e nero, ci racconta luoghi incontaminati, puri, primitivi e terribilmente fragili del nostro pianeta.
Un percorso tra scenari e paesaggi naturali, ritratti di una terra ideale, luoghi incontaminati ormai in via di sparizione, che non siamo in grado di lasciare in eredità alle generazioni future.
Le fotografie di Francesco Bosso vogliono indurre il pubblico alla consapevolezza, di quanto sia necessario tutelare l’ambiente, e promuovere un cambiamento culturale soprattutto nell’uso responsabile delle risorse naturali, in particolare dell’acqua, elemento centrale su cui l’autore ha lavorato intensamente.
Come scrive Filippo Maggia, curatore della mostra: <<Bosso tende a spiazzare lo spettatore invitandolo al silenzio e alla contemplazione, ben distante dunque dalla necessità di colpire e aggredire che accomuna molta della produzione attuale caratterizzata da immagini che nascono per essere velocemente consumate e immediatamente rimpiazzate da altre>>.
Evento a pagamento
Per info e prenotazioni:
Sito web | Pagina Fb | drm-cam.pignatelli@beniculturali.it | 081 761 2356
Andamento Lento: dedica a Napoli
Nel cuore di Napoli, in via Toledo 66, la nuova galleria Spot home gallery, diffonde e promuove la fotografia contemporanea contaminata da altri linguaggi espressivi, attraverso mostre, proiezioni, incontri e workshops.
La galleria, nata da un’idea e a cura di Cristina Ferraiuolo, fotografa napoletana, inaugura con la mostra collettiva “Andamento Lento“, dedicata a Napoli.
“Pur consapevoli del generale stato di incertezza e di sospensione, dopo avere rimandato più volte l’inaugurazione nel corso del 2020, abbiamo deciso di aprire Spot home gallery.
Diffondere arte e bellezza è un’urgenza. Una galleria d’arte è un presidio di senso, deve esistere e resistere” aggiunge Cristina Ferraiuolo.
Otto artisti, provenienti da diverse parti del mondo, esporranno, per la prima volta a Napoli, una selezione di immagini realizzate nella città partenopea, appartenenti a più estesi lavori di ricerca o anche a progetti puntuali.
Un’unica esposizione composta da oltre 100 immagini e da un’installazione audiovisiva in uno spazio dedicato.
Fotografi con linguaggi e scritture differenti tra loro ma accomunati da un approccio alla fotografia intesa come espressione soggettiva ed emotiva del proprio modo di essere e di vivere il mondo.
Il messaggio di Cristina Ferraiuolo
“Andamento lento è una storia di amicizia e di fotografia, di cui faccio parte”
“Ho scelto di presentare una famiglia di fotografi nella quale i legami affettivi si intrecciano a corrispondenze artistiche, a un modo di immergersi nel mondo con occhi e cuore aperti. Lavori realizzati nell’arco di oltre vent’anni a Napoli da amici fotografi che mi hanno ispirato e con i quali ho condiviso momenti di vita, la passione per la fotografia e l’amore per la mia città.
Gli sguardi di noi napoletani trovano eco nella sensibilità di altri sguardi provenienti da mondi geograficamente lontani per evocare insieme la dimensione emotiva di una città che non si rivela mai fino in fondo. Napoli, il suo caos, luogo ideale ove perdersi per poi ritrovarsi. L’andamento lento è il tempo di una fotografia che nasce da dentro: è il tempo dei pensieri, dei sentimenti, dei sogni, ampio e libero”.
Evento a pagamento e prenotazione obbligatoria
Per info e prenotazioni:
Sito web | Pagina Fb | info@spothomegallery.com | 081 9228816
Paolo La Motta: Capodimonte incontra il rione Sanità
Presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, una mostra a cura di Sylvain Bellenger e Maria Tamajo Contarini, con il sostegno della Regione Campania:
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano” Antoine de Saint-Exupery
“A voi, ragazzi, affido l’Illusione. Giocate, e giocate contro: non morirete” don Giuseppe Rassello; il rione Sanità si mostra in tutta la sua forza e la sua bellezza negli occhi e nei volti dei suoi figli più giovani e fragili: bambini e ragazzi dipinti e scolpiti da Paolo La Motta, artista che vive e lavora nel quartiere.
Grazie alla sua vasta cultura visuale e alla profonda conoscenza della tecnica scultorea e pittorica, La Motta riesce a far emergere l’anima di questi ragazzi, la loro angoscia, le loro speranze, i loro sogni, un’infanzia spesso aspra e quasi sempre troppo breve.
La mostra, è stata allestita in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte Ets, con fondi europei Poc-Programma operativo complementare 2014-2020, su progetto di allestimento dell’architetto Lucio Turchetta e coordinamento di Maria Flavia Lo Regio. Nell’esposizione sono riuniti ventitré dipinti, nove sculture e il polittico Genny.
Evento a pagamento e prenotazione obbligatoria
Per info e prenotazioni:
Sito web | Pagina Fb | mu-cap.accoglienza.capodimonte@beniculturali.it | 081 749 9111
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