Noi del Corriere di Napoli quest’oggi vi proponiamo ben cinque film napoletani da guardare con la vostra famiglia, sul divano tutti insieme o mentre siete a tavola a consumare gli avanzi. Ce n’è per tutti: i film della tradizione per far contenti i nonni ed i genitori e, per i più piccoli ed i giovani, alcuni dei film più attuali. Alcuni film sono disponibili su Netflix, Amazon Prime o altre piattaforme streaming. Per quanto riguarda i film di difficile reperibilità, questo è il momento di fare un passo indietro e guardarli in DVD o, perché no, magari i più fortunati di voi hanno le videocassette!
Film napoletani del passato…
Natale in Casa Cupiello
Film must per ogni famiglia napoletana. Scritta da Eduardo de Filippo, quest’opera narra la storia di una famiglia napoletana. Si parte dall’Antivigilia di Natale e la narrazione si sviluppa con la ricorrente domanda «Te piace ’o presebbio?», simbolo dell’opera eduardiana. La scena è divisa in tre atti e si svolge tra la camera da letto e la sala da pranzo.
Tra entusiasmo per le feste natalizie, ma anche sofferenze e lamentele, scopriamo la storia di questa famiglia fino ad arrivare ad un finale che ci lascia con un vuoto ma, allo stesso tempo, con un velato sorriso. Opera teatrale apparentemente molto semplice, è in realtà molto di più, è simbolo della napoletanità.
Inoltre, in onore del 120esimo Anniversario di nascita di Eduardo, “Natale in Casa Cupiello” è stata rivisitata. Prodotto da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, il film racconta le vicende tratte dal capolavoro eduardiano attraverso le straordinarie interpretazioni di Sergio Castellitto, Marina Confalone e altri ancora.
Miseria e Nobiltà
Film del 1954 tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta. Protagonista di questo film è Totò, simbolo dei film napoletani dell’epoca, che interpreta uno squattrinato che vive alla giornata lavorando sotto il Teatro San Carlo come scrivano. Condivide l’abitazione con la sua compagna, suo figlio e l’amico Pasquale. La vita dei quattro è scandita dalla mancanza di cibo e soldi, che porta ovviamente a delle complicazioni. Qualcosa però cambierà. Chissà, magari qualcuno che viene da molto lontano busserà alla porta modificando il corso degli eventi. Sta a voi scoprirlo.
…e del presente
Benvenuti al Sud
In questo film del 2010, vediamo Alberto Colombo (Claudio Bisio), direttore dell’ufficio postale, alle prese con una domanda di trasferimento a Milano che, per l’ennesima volta, gli è stata respinta. Come ultimo tentativo disperato, il direttore si finge disabile, ma viene terribilmente sgamato. Come soluzione ad un licenziamento più che legittimo, vi è un trasferimento al Sud. È così che tra pregiudizi e paure, basate su meri stereotipi, Alberto parte per Castellabate. Lavorando in posta, avrà modo di conoscere, grazie a Mattia (Alessandro Siani), le usanze, gli orari, le bellezze del Sud e anche delle persone che vi abitano. Vi avvisiamo: non sarà tutto facile, specialmente quando sua moglie andrà a trovarlo.
Il Principe Abusivo
Ritroviamo nuovamente Alessandro Siani in questo film, ma non solo come attore: stavolta è anche regista. L’attore napoletano interpreta Antonio, un giovane che vive in un quartiere povero di Napoli, che lavora come cavia volontaria per i test di case farmaceutiche e che vive a scrocco. Antonio è consapevole della sua condizione misera: quello che non sa è che, presto, farà parte di qualcosa di molto più grande. Il re di un piccolo principato dell’Europa nord-occidentale vuole che sua figlia appaia sui rotocalchi, che sia al centro del gossip. Escogita così un piano affinché la principessa Letizia (Sarah Felberbaum), fingendo una relazione con il pover’uomo, guadagni l’agognata celebrità. Ma il piano di Sua maestà andrà liscio?
Addio Fottuti Musi Verdi
AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi è il primo film realizzato dal gruppo comico napoletano The Jackal. Unico nel suo genere rispetto agli altri film napoletani, ma non per questo di minore importanza. Ciro Priello si cala nel ruolo di un trentenne, chiamato anch’egli Ciro, che cerca il successo come grafico pubblicitario ma che, nel frattempo, lavora in una friggitoria. Dopo le ennesime delusioni nel tentativo di una crescita professionale, decide, sotto consiglio del suo amico Fabio, di inviare il suo curriculum “nello spazio” nell’ambito di un concorso organizzato in vista dell’uscita di un film. Il suo CV verrà letto dagli alieni e Ciro si ritrova, inaspettatamente, a lavorare nello spazio. Come sempre, i problemi ci saranno, anche se si è lontani anni luce, e il nostro Ciro dovrà prendere delle decisioni fondamentali.
Il film napoletano tra passato e presente: Il Canto di Natale di Dickens
Il film bonus che vi sottoponiamo si rifà alla celebre opera di Charles Dickens il nuovo film, “Canto di Natale“, ambientato e riadattato ai giorni nostri. Tra Napoli e Caserta. La narrazione si svolge nello specifico tra Napoli, Vairano Patenora e Pietravairano, e il cast è composto da giovani attori campani. Il nostro Ebenizer Scrooge napoletano è Gioele Bonocore (Brando Improta), un ragazzo che odia il Natale. Coerente con il suo animo da Grinch, per Natale desidera lavorare ad una campagna pubblicitaria da solo, in tranquillità. Passa le feste nel B&B di un piccolo Paese, lontano da genitori, amici e parenti. L’aria di festa lo raggiungerà anche lontano da casa, e il giovane protagonista avrà così modo di conoscere delle persone che, come ogni anno, si riuniscono per celebrare il Natale.
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