
Gridalo, il racconto delle idee
Gridalo. Gridalo! Sembrerebbe un’ordine o meglio un consiglio, potrebbero anche esserlo in effetti, in realtà è il nuovo libro di Roberto Saviano. L’ultimo libro di Saviano è un qualcosa che non possiamo incasellare all’interno del racconto storico romanzesco, non può essere un reportage, una cronaca, potremmo dire che si tratti di una serie di biografie, ma è ancora riduttivo. Se, con le dovute cautele del periodo, andate in libreria e lo sfogliate vi rendete conto subito di cosa stiamo parlando, è una biografia, più che biografie, una biografia sulla libertà di espressione, sulla storia della comunicazione nell’ultimo secolo.
Saviano lo ha descritto come il racconto di donne e uomini che perseguono l’ideale della verità, che alzano la voce, spesso in contesti in cui non è possibile farlo, per ottenere giustizia, per sé o lei/lui, tutti. C’è il racconto delle idee che non vanno minate dalla censura politica, dai sistemi che le vorrebbero imbavagliate per i fini di regime.
Storie con una sola protagonista
In Gridalo, l’autore racconta di persone, di personalità, come Ipazia, Giordano Bruno o Robert Capa che bene o male conoscono quasi tutti, che sono quasi main stream, ma anche di nomi come Anna Andreevna Achmatova che forse non conoscono tutti. Ma Saviano con questo libro non racconta solo di grandi intellettuali, persone che per tutti in una certa maniera sono quasi “legittimate” a parlare di verità giustizia, come Anna Politkovskaja o Martin Luter King, ma anche di “insospettabili, come Hulk Hogan, George Floyd, i bambini siriani o i nostri laureati.
Una strada difficile
Il percorso in questo libro, a metà tra la biografia di ideali e l’indagine sui meccanismi della comunicazione, è quello della notizia. Gridalo vuol tracciare il sentiero, tortuoso e pieno di curve, dirupi e ostacoli di ogni genere, che persegue la notizia, quella sana e giusta, quella che manca della speculazione che troviamo noi oggi spesso sui giornali o peggio ancora in internet dove tutto è permesso, specialmente per interessi propri.
Questo libro potrebbe anche esse una forma di autocritica dove il giornalista, l’autore di uno dei libri più significativi e rivoluzionari degli ultimi anni, sapete a cosa mi riferisco, Gomorra, racconta come chi fa informazione spesso venga attaccato. Come il narratore venga spesso attaccato da chi è colpito dalla ricerca di verità, chiunque esso sia, specialmente in seno a poteri al difuori del mondo criminale, perché non è solo il piombo a far male, ma anche lo screditare, rendere la credibilità di un uomo zero.
La linea che viene tracciata per la ricerca della verità è quella di un filo che passa per tutti, anche gli insospettabili, è una maniera quasi per dire che tutti noi possiamo fare la nostra parte, che nel bene e nel male tutti possono.
Gridalo è in uscita con Bompiani per cui Saviano dirige la collana Munizioni.
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