Cos’è Uroboro? È la rubrica settimanale nella quale analizziamo un evento storico o un grande personaggio riguardante il passato (recente e non). Nel pezzo di oggi, la narrazione della battaglia di Bosworth Field, decisiva nella guerra delle due rose.
PERCHÉ UROBORO
Mentre studiavo per l’università, mi sono imbattuto nel mio vecchio libro di filosofia. Riaprendolo, ho riletto il pensiero di Nietzsche riguardo il concetto di storia. Più nello specifico, mi sono soffermato al pensiero di eterno ritorno dell’uguale. Incuriosito, sono andato a cercare una definizione per spiegarla: si parla di una teoria che si ritrova genericamente nelle concezioni del tempo ciclico, come quella stoica, per cui l’universo rinasce e rimuore in base a cicli temporali fissati e necessari, ripetendo eternamente un certo corso e rimanendo sempre se stesso. Esiste, inoltre, un simbolo molto antico, presente in molti popoli e in diverse epoche: l’uroboro. L’uroboro rappresenta un serpente o un drago che si morde la coda, formando un cerchio senza inizio né fine. Rappresenta il potere che divora e rigenera se stesso, la natura ciclica delle cose, che ricominciano dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine.
LA FINE DI UN QUALCOSA PIÙ GRANDE
Quando si parla di eredità, è quasi scontato che nascono conflitti familiari tra fratelli, sorelle, cugini, nipoti e chi per loro. Figuriamoci se, come nella storia di oggi, i protagonisti avessero dalla loro in egual modo un diritto per reclamare “solamente” il trono da sovrano d’Inghilterra. “Mica pizza e fichi” direbbe il buon Tredici Pietro. A parte le battute di pessimo gusto, andiamo a scoprire come si arrivò alla battaglia del 22 agosto 1485, conclusiva nella guerra delle due rose.
EREDI IN CONFLITTO E NOBILTÀ INDIPENDENTE
1453: in concomitanza con la caduta di Costantinopoli, finalmente giunse a termine anche la sanguinosissima guerra dei cent’anni, che ha visto scontrarsi le forze inglese e quelle francesi. Tanti soldati tornano finalmente nelle loro case e, senza saperlo, hanno partecipato all’ultimo evento appartenente al Medioevo. Non sanno neanche, però, che l’Inghilterra, di lì a poco, verrà sconvolta da una violenta guerra civile. Ma perché accadde ciò?
Tra le cause ci fu, innanzitutto, la politica matrimoniale del re Eduardo III (1310-1377). Il sovrano, infatti, decise di far sposare i sei figli con altrettante donne nobili. Donne, dunque, con alle spalle famiglie ricche e potenti che avrebbero potuto rivendicare un giorno il trono…
Inoltre, nel corso del 400, ci furono sovrani sempre meno capaci e popolari e, consequenzialmente, una aristocrazia sempre più potente ed indipendente. E così, tra il 1455 ed il 1485, scoppiò la guerra che ha ispirato la serie tv Game of Thrones: war of the roses. Le forze in campo erano due: i Lancaster e gli York. Non siamo poi tanto distanti da Lannister e Stark, no?
LA BATTAGLIA FINALE
Enrico IV contro Riccardo III si affrontarono, assieme ai rispettivi alleati. E proprio uno degli alleati, passando dal lato degli York ai Lancaster, gli Stanley, furono l’ago della bilancia decisivo nella battaglia finale. Riccardo III morì dignitosamente combattendo ed Enrico Tudor venne eletto subito dopo re d’Inghilterra come Enrico VII, dando inizio alla dinastia omonima.
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