La Giunta per le Immunità del Senato della Repubblica nega l’autorizzazione a procedere contro il leader leghista Matteo Salvini.
La giunta vota contro il processo Salvini
Tredici senatori hanno votato a favore della relazione del presidente della Giunta e membro di Forza Italia Maurizio Gasparri. Relazione che prevede la mancata autorizzazione del processo contro Matteo Salvini. Sette sono stati i senatori contrari, mentre tre i senatori assenti. Suscita clamore la decisione di Italia Viva di non partecipare alla votazione. La motivazione è stata chiarita dal capogruppo IV Francesco Bonifazi che accusa: “Dal complesso della documentazione prodotta non sembrerebbe emergere l’esclusiva riferibilità all’ex ministro dell’Interno dei fatti contestati.” In ogni caso il voto favorevole della Giunta non esclude la possibilità che Matteo Salvini venga processato. Il Senato a maggioranza assoluta stabilirà se il leader leghista dovrà comparire dinanzi a un giudice. La votazione nelle aule si sarebbe dovuta tenere il 27 febbraio, ma a causa dell’esplosione dell’epidemia di Coronavirus è stata rimandata a giugno.
L’accusa in breve
Per il tribunale di Palermo Matteo Salvini ha commesso i reati di sequestro di persone aggravato e rifiuto di atti di ufficio. In particolare l’ex Ministro degli Interni è indagato per aver vietato lo sbarco dei migranti presenti a bordo della nave dell’ONG Proactivia Open Arms. Secondo il GIP di Agrigento la posizione di Salvini è aggravata dalla condizione dei migranti a bordo, che provavano “evidenti sentimenti di frustrazione e disperazione”.
Alcuni di loro si erano gettati in mare e sono stati condotti sul suolo grazie all’intervento della Guardia costiera. Tale situazione ha creato ulteriore tensione tra i migranti a bordo che “non vedevano l’ora di toccare terra.” Salvini si è difeso sostenendo che la nave sarebbe dovuta sbarcare in altri paesi, come Spagna, Malta e Tunisia, precedentemente avvertiti dall’ONG. In realtà il 2 agosto la Open Arms aveva inoltrato una richiesta di attracco alle autorità italiane.
Aggiungi il nostro RSS alle tue pagine
Iscriviti alla pagina Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al nostro canale YouTube
Seguici su Twitter