È la crisi delle Sardine. Quel che si sa ora è che il gruppo attivista nato a Bologna “si prende una pausa”.
Le Sardine: da Bologna in tutta Italia
Il movimento era nato a Bologna nel novembre 2019, durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio 2020, per contrastare il populismo di destra. Il movimento era diventato famoso e in 113 piazze erano stati organizzati flashmob, che si ispiravano alla prima iniziativa, organizzata da quattro amici che crearono su Facebook un evento di opposizione denominato “6000 sardine contro Salvini“. L’obiettivo era quello di organizzare la “prima rivoluzione ittica della storia” e oscurare la campagna elettorale avversaria .
Le dichiarazioni di Matteo Santori
Il leader del movimento, Matteo Santori ha dichiarato:
È passata l’onda che riempiva la piazze, capace di condizionare le elezioni in Emilia Romagna e di fermare la ruspa di Salvini: si è perso quello spirito che era, “innovazione, purezza, coinvolgimento”.
Al giovane Matteo capita di vedere “frustrazione e saccenza“:
Sono conscio che qualcuno preferisce farmi le scarpe e screditare me e le persone che mi supportano. So di essere in minoranza. So che molti di voi non si sentono a proprio agio nella dimensione puramente etica e culturale della politica. Non vi bastano le piantine. Avete idee molto strutturate. Sapete un sacco di cose. Vi invidio per questo. Ma sento che più prendiamo la direzione politica più finiamo per imitare gli altri.
Sarà una cosa definitiva o è solo una crisi delle Sardine?
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