Torna la rabbia dei cittadini di Cavalleggeri. A distanza di sette mesi dal terribile incendio che vide protagonista il quartiere di Fuorigrotta, la situazione non si è risolta.
Il 24 luglio 2019, verso le 6 del mattino, un negozio di giocattoli in via Caduti di Nassiryia prese fuoco. Un incendio le cui dinamiche sono sempre state ignote, provocò paura e disagi. Centinaia di persone furono costrette a dormire nella sala allestita per l’emergenza nella parrocchia Sacro Cuori di Maria e Gesù, con la pronta attivazione dei Vigili del Fuoco e il presidente della X Municipalità, Diego Civitillo.
100 persone provenienti da 12 nuclei familiari che durante la notte evacuarono dalle loro abitazioni. Un trauma che continuano a vivere, a distanza di sette mesi e mezzo da quella tragica notte. Gli edifici dove abitavano le famiglie sono ancora inaccessibili: un incubo che continuano a vivere, senza ricordi e oggetti della propria vita.
L’abbattimento della Vela Verde a Scampia.
ABITANTI ABBANDONATI
Abitanti abbandonati a se stessi, a distanza di sette mesi. Settimane dure, tra periodi con problemi ambientali e lavorativi che ha visto soffrire gli inquilini. Come specificato in un’intervista a “Il Mattino”, la rabbia dei cittadini di Cavalleggeri, delusi dallo Stato che non interviene, rallentando le vite delle persone. Una situazione analoga a quella accaduta lo scorso decennio, con le tragedie di L’Aquila o Rigopiano ad esempio. Cittadini ancora non aiutati, senza trovare una soluzione al ritorno alla normalità. Realtà che significa casa e lavoro, che corrisponde alla dignità di ognuno di noi. Napoli e Cavalleggeri attendono: si troveranno soluzioni?