Insurgencia: chi ha ragione? Pochi mesi fa, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistriis, aveva dichiarato di non voler creare uno scontro con i luoghi comuni della città.Durante quel periodo,infatti,venne chiuso il centro sociale “Xm24” a Bologna. In quello stesso intervento ,però, disse che sperava in un passo in avanti degli occupanti di questi luoghi, in aiuto delle minoranze.
Tutti, in un modo o nell’altro, si sono adattati :l’ex OPG di Materdei e l’asilo Filangieri i primis.
L’unico centro sociale ad avere rifiutato di trasformarsi in «bene comune», malgrado a chiederglielo sia stato il sindaco, è stato “Insurgencia” .
Adesso è nuovamente scoppiato un caso attorno ad esso: Laura Bismuto – consigliere comunale di Napoli – ha chiesto lo sfratto di Insurgencia dalla sede storica di via Vecchia San Rocco. L’ex membro dei DeMa ha anche voluto conoscore l’opinione dei cittadini a riguardo tramite un sondaggio sulla sua pagina Facebook .
QUESTIONE FONDI E LE RISPOSTE
Il neoministro dell’Università Gaetano Manfredi, da rettore della Federico II, qualche mese fa si schierò a favore dei centri sociali. Tra questi c’era anche Insurgencia, che ha uno spazio occupato dell’ateneo di via Mezzocannone. In ua recente intervista li ha valutati come “una forma di aggregazione”. Raniero Madonna, portavoce di Insurgencia, non è stato tenero con la Bismuto.L’ha accusata,infatti , di aver cancellato con un post 16 anni di duro lavoro dietro gli sforzi per mantenere viva la struttura da loro occupata. In quegli spazi al primo piano di via Vecchia San Rocco si riuniscono i ragazzi dell’AfroNapoli, i collettivi antirazzisti e si fanno riflessioni a largo raggio. Per questo Insurgencia non ha accettato la proposta del Sindaco De Magistris in estate.
La Bismuto, inoltre, ha accennato alla presenza di fondi che si aggirano attorno ai 250mila euro utilizzabili per la struttura. Raniero Madonna sui fondi ha puntualizzato che ” I soldi non sono stati persi ma sono nella disponibilità del Comune” e che non crede che la proposta della Bismuto possa funzionare. Ha infatti evidenziato il fatto che esistano già realtà simili e che non abbiano avuto successo. L’unico a non essersi ancora esposto sulla questione è il sindaco stesso. Sapremo di più da lunedì in poi, quando si riunirà la commissione consiliare della Bismuto. Tra i partecipanti ci sarà anche Alessandra Clemente, assessore alle politiche giovanili sin dal 2013.
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