Uroboro: René Lacoste, icona senza tempo. Sedicesimo episodio di Uroboro, rubrica settimanale nella quale analizzeremo un evento storico riguardante il passato (recente e non).
PERCHE’ “UROBORO”
Mentre studiavo per l’università, mi sono imbattuto nel mio vecchio libro di filosofia. Riaprendolo, ho riletto il pensiero di Nietzsche riguardo il concetto di storia. Più nello specifico, mi sono soffermato al pensiero di eterno ritorno dell’uguale. Incuriosito, sono andato a cercare una definizione per spiegarla: si parla di una teoria che si ritrova genericamente nelle concezioni del tempo ciclico, come quella stoica, per cui l’universo rinasce e rimuore in base a cicli temporali fissati e necessari, ripetendo eternamente un certo corso e rimanendo sempre se stesso. Esiste, inoltre, un simbolo molto antico, presente in molti popoli e in diverse epoche: l’uroboro. L’uroboro rappresenta un serpente o un drago che si morde la coda, formando un cerchio senza inizio né fine. Rappresenta il potere che divora e rigenera se stesso, la natura ciclica delle cose, che ricominciano dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine.
IMMORTALE
Il coccodrillo su una polo o una t-shirt, nella mente di noi tutti, vuol dire solo una cosa: Lacoste. Un’immagine scolpita nelle mente di tanti di noi da più di 90 anni. Nel 1933, infatti, nascerà uno dei marchi più importanti degli anni 30 e, altrettanto importante, anche nei nostri giorni. Soprattutto nel tennis, Lacoste è IL brand. Anche perché il creatore della leggendaria marca francese è stato uno dei tennisti più importanti della sua epoca. Un vincente sul campo e fuori, dopo il ritiro, dal 1933 in poi. Immergiamoci assieme nella vita di Jean-René Lacoste, icona senza tempo
IL COCCODRILLO PIU’ FAMOSO DEL MONDO
Jean-René Lacoste nasce a Parigi, il 2 luglio del 1904. Grande tennista, più volte vincitore della Coppa Davis, testa di serie numero uno nel 1926 e nel 1927, è passato alla storia principalmente per la sua carriera di stilista e commerciante francese, ideatore del famoso marchio che porta il suo nome. I suoi sostenitori gli hanno attribuito il soprannome di “coccodrillo“: l’icona che compare come logo della sua linea di abbigliamento, nata inizialmente come una linea meramente sportiva. Inoltre, pare sia da attribuire a lui il progetto di una macchina automatica per il lancio di palline da tennis, da utilizzare durante gli allenamenti.
Le origini del futuro “Le Crocodile“, come diranno i francesi, sono quelle della ricca borghesia parigina. Il giovane René frequenta i circoli più “in” della capitale, ma non impugna una racchetta fino all’età di quindici anni. Come scriverà molti anni dopo la “Tennis Hall of Fame”, il futuro campione del mondo non è quello che si dice un talento naturale, almeno all’inizio della sua carriera. Sono la volontà e la dedizione, oltre ad un’intelligenza tattica formidabile e ad una incredibile forza di concentrazione, a farlo diventare un vero campione in questa disciplina sportiva.
GRANDE SPORTIVO, GRANDISSIMO IMPRENDITORE
Ritiratosi al termine della competizione tennistica più importante, nel 1933 dà vita insieme con l’amico e collega André Gillier alla linea di abbigliamento sportivo che porta ancora oggi il suo nome. Da imprenditore René Lacoste realizza una T-shirt polo, con lo stemma del coccodrillo ricamato sulla maglia, in alto a sinistra, la quale simboleggia sia il suo soprannome ormai famoso in tutto il mondo, sia la città della Provenza, Nimes.
Inizialmente i capi sono essenzialmente sportivi e fatti su misura per i tennisti. Ma dopo alcuni anni l’imprenditore e ormai stilista a tutti gli effetti, realizza una linea su misura anche per i giocatori di golf, sport nel quale eccelle la moglie, Simone Thion de la Chaume, più volte campionessa mondiale di golf a livello amatoriale.
Nel 1963 Lacoste disegna una racchetta d’acciaio, la quale si rivela una grande innovazione per l’epoca: l’attrezzo viene portato al successo dal grande tennista Jimmy Connors.
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