Spesso i figli seguono le orme dei genitori in quanto professioni o passioni: un esempio sono la famiglia Romano.
Michele, allenatore da una vita e storia della pallavolo campana in questa stagione ha ai suoi ordini entrambi i figli, i gemelli Alessandro e Salvatore. In questa intervista tripla andiamo ad indagare nella vita, nei sogni e nei ricordi degli uomini della famiglia Romano.
Conosciamo il boss di casa
- Come ti chiami – Michele Romano
- Qual è il tuo soprannome – Spesso caricano allegramente la mia professione “professore”
- Come ti definiresti in tre aggettivi – Onesto, Passionale, Professionale
- Punto debole e punto di forza – Il punto debole è quello di continuare a sognare, mentre il punto di forza è la razionalità… è un controsenso ma vero
- Il giorno più bello della tua vita – La nascita dei miei figli.
- La tua citazione preferita – Nella pallavolo: Chi vince festeggia chi perde spiega. Nella vita: Hasta la victoria siempre.
Parola ad Alessandro, per qualcuno Tigre
- Come ti chiami – Alessandro
- Qual è il tuo soprannome – L’unico che mi ha dato un soprannome è quel fenomeno di Diego Saggiomo… mi chiama Tigre
- Come ti definiresti in tre aggettivi – Testardo, altruista, caparbio.
- Punto debole e punto di forza – Credo che il mio punto di forza spesso si trasformi anche nel punto debole: sono troppo buono
- Il giorno più bello della tua vita – Sarà sicuramente il giorno della mia laurea che dovrebbe arrivare tra poco (incrociamo le dita)
- La tua citazione preferita – Chi ha paura di essere battuto sia certo della sconfitta… mi accompagna in qualsiasi ambito.
Conosciamo Salvatore… guai a chiamarlo Totò
- Come ti chiami – Salvatore Romano
- Qual è il tuo soprannome – Non ho un soprannome fantasioso: spesso mi chiamano Totò e ad essere onesto non mi piace nemmeno tanto e non nascondo che con mio fratello ci litigo spesso se mi chiama così.
- Come ti definiresti in tre aggettivi – Determinato, altruista e un po’ permaloso.
- Punto debole e punto di forza – Accetto difficilmente il fallimento. Il punto di forza è la determinazione, quando decido di fare qualcosa cerco sempre di portarla a termine.
- Il giorno più bello della tua vita – Sicuramente sarà il giorno della mia laurea in medicina e chirurgia che dovrebbe arrivare a breve. È stato un percorso molto complicato che però ho affrontato con tutto l’amore che ho per questo lavoro.
- La tua citazione preferita – Non può che essere di uno dei miei mentori, Michael Jordan: Passo dopo passo, non conosco altra maniera per raggiungere i successi. Il lavoro duro ripaga sempre in ogni ambito
Parliamo di pallavolo col Coach
- Da quanto tempo alleni? – Sono 31 anni.
- Il complimento più bello che possono farti da allenatore – Onesto verso gli atleti e la società’ con la quale collaboro.
- La critica che proprio non sopporti – Le critiche vanno sopportate e discusse, i tecnici sono uomini pubblici quindi preposti alla visibilità’ dell’essere umano.
- Chi è il/la miglior atleta che hai allenato – Sono stato un allenatore fortunato: ho allenato molti atleti di grosso spessore tecnico e umano l’elenco sarebbe molto lungo. <mister questa risposta è un po’ troppo politically correct>
- Quello che ti ha dato maggior soddisfazione – Ritengo la figura del palleggiatore e del libero di grande profilo tecnico e importanza. <ancora…>
- Quello che rappresenta invece il tuo rimpianto – Nessuno
- Cosa è per te la pallavolo? – La libertà’ di esprimere il proprio essere e di sperimentare le proprie idee.
- Chi è più forte tra Alessandro e Salvatore – Ognuno di loro dona entusiasmo e desiderio di imparare in autonomia in ruoli diversi. <i figli so piezz e core>
- Il richiamo che fai più spesso ai tuoi figli – Maggiore attenzione e continuità’ durante gli allenamenti.
La pallavolo vista da Alessandro
- Da quanto tempo giochi? Da quando avevo 14 anni anche se la nostra storia con la pallavolo è iniziata molto prima, quando nostra madre ci portava a vedere le partite di papà nel passeggino.
- Il complimento più bello che possono farti da giocatore – Senza di te non avremmo vinto <te lo hanno mai detto?>
- La critica che proprio non sopporti – Quando mi dicono che non mi sto impegnando abbastanza
- Chi è il miglior compagno di squadra con cui hai giocato – Diego Saggiomo, non ho mai conosciuto una persona così buona e altruista
- Chi è più forte tra voi due – Sicuramente Salvatore <viva la sincerità>
- Se potessi rubare qualcosa a tuo fratello cosa prenderesti – La sua bravura nella fase di ricezione e difesa
- In cosa invece credi di essere decisamente meglio – in attacco, infatti sarebbe uscito un bel giocatore da una nostra ipotetica fusione
- Il richiamo che il vostro mister vi fa più spesso – Non pensare all’errore una volta finita l’azione
- Cosa è per te la pallavolo – Oltre ad essere uno sport fantastico per me è stata una vera e propria scuola di vita, mi ha insegnato a credere in me stesso a tal punto da intraprendere un percorso di studi non semplicissimo.
E quella del mondo di Salvatore
- Da quanto tempo giochi? – Gioco da quando avevo 14 anni: avrei voluto iniziare prima ma mio padre ha sempre preferito aspettare, ho iniziato a praticare altri sport come nuoto, basket, calcio e poi per ultimo la pallavolo. <hai trovato quello in cui sei meglio??>
- Il complimento più bello che possono farti da giocatore – Di essere un giocatore con una buona tecnica, considerando la pallavolo uno sport molto tecnico, soprattutto nel ruolo che ricopro
- La critica che proprio non sopporti – non c’è una critica specifica che non sopporto, sono sempre pronto a ricevere consigli, ma le sciocchezze però proprio non le accetto!
- Chi è il miglior compagno di squadra con cui hai giocato – Danilo Flaminio, un giocatore grintoso, tecnico un vero leader. Ho giocato un anno con lui ,ma per anni ho guardato sue partite e le cose che ho imparato grazie a lui sono davvero tante.
- Chi è più forte tra voi due – Abbiamo due ruoli differenti, diciamo che abbiamo caratteristiche completamente opposte. <sicuro pensi solo questo?>
- Se potessi rubare qualcosa a tuo fratello cosa prenderesti – sicuramente ruberei la forza in attacco, tiro abbastanza piano
- In cosa invece credi di essere decisamente meglio – Sicuramente nel fondamentale del Bagher, sono più bravo in ricezione e difesa, infatti faccio il libero <e schiacci piano…>
- Il richiamo che il vostro mister vi fa più spesso – Riguarda l’attenzione. La pallavolo è uno sport super dinamico, la palla non si ferma mai quindi avere un’attenzione alta ti aiuta moltissimo
- Cosa è per te la pallavolo – La pallavolo è stata un’ insegnante di vita fondamentale. Fin da ragazzino mi ha messo davanti a delle sfide, mi ha insegnato a controllare paure ed ansie. Questo mi ha aiutato molto anche all’università, dove paure, ansie ed insicurezze ne fanno da padrona. Mi ha aiutato a credere molto in me stesso.
Clima partita visto dalla panchina di mister Romano
- La partita che non dimenticherai mai – Terza gara Finale playoff disputata a Ravenna per la promozione in A2 <un incubo non solo per te mister>
- Quella che rigiocheresti – Finale per la promozione in A2
- Hai dei riti prepartita o durante il match? No nessuno.
- 24-23 per loro: chiamata dubbia a sfavore – sportività o lancio della cartellina? Il lancio della cartellina lo interpreto come mancanza di rispetto del lavoro degli atleti e del tecnico.
- 24-23 per voi: chiamata dubbia a favore – diplomazia o negare a vita? Diplomazia
- Quali sono le tue ambizioni future e come lo vedi il futuro? Fortuna vuole che ci siano ancora ambizioni da parte mia. Il futuro lo vedo incerto per la nostra disciplina se non si ritorna nelle scuole, laddove la pallavolo era lo sport principe e fioccavano numeri importanti di atleti. Inoltre tornare a lavorare in modo giocoso e con grande attenzione sulle conoscenze tecniche e disciplinari delle squadre giovanili.
- Cosa diresti ai giovani che si avvicinano a questo sport? Sperimentate e conoscete una folle emozione. <sacrosanta verità>
- Un saluto ai ragazzi – Grintaaaaaaaa!!!!!!!!! Hasta la victoria siempre!
La partita di uno schiacciatore: vai Ale
- La partita che non dimenticherai mai: La finale del trofeo dei tre mari, purtroppo persa <non un buon inizio>
- Quella che rigiocheresti: La finale del trofeo dei tre mari
- Hai dei riti prepartita o durante il match?: Pulirmi continuamente la suola delle scarpe con le mani
- 24-23 per loro: chiamata dubbia a sfavore – sportività o lancio della panchina? Mi conosci bene… <purtroppo o per fortuna si> lancio della panchina tutta la vita <ecco!>
- 24-23 per voi: chiamata dubbia a favore – diplomazia o negare a vita? Negare tutta la vita <così no eh…>
- Quali sono le tue ambizioni future e come lo vedi il futuro? La pallavolo mi ha dato veramente tanto e la porterò per sempre nel cuore, ma il mio futuro lo vedo lontano da lei. La mia più grande ambizione ora è diventare un grande medico proprio grazie alla determinazione che mi ha insegnato questo sport. <in bocca al lupo, abbiamo bisogno di giovani medici volenterosi>
- Cosa diresti ai giovani che si avvicinano a questo sport? Che è uno sport fantastico e che ti insegna tanto
- Un saluto a tuo fratello e tuo papà: più che un saluto volevo dir loro che sono veramente contento di aver potuto trascorrere quest’anno pallavolistico tutti insieme per la prima volta.
E quella di un libero: forza Salvatore
- La partita che non dimenticherai mai: principalmente sono partite della fase giovanile della mia carriera. La finale del Trofeo dei tre mari, la prima finale Regionale, la prima partita delle prime finali nazionali e sicuramente anche la prima partita del Trofeo delle Regioni. Sono emozioni che conservo ancora molto bene, il periodo più spensierato della mia vita.
- Quella che rigiocheresti: l’intero Trofeo delle Regioni di beach volley a Cesenatico: ci preparammo per mesi io e Thales Yann insieme al mister Vincenzo Torella sulla spiaggia di Torre Annunziata. Nel riscaldamento della prima partita contro la Puglia mi ruppi il dito medio e finì tutto, fu un vero strazio. <#mainagioia>
- Hai dei riti prepartita o durante il match? Si! Generalmente faccio sempre le stesse cose. Riso e pollo a pranzo, riposo di 30 minuti, caffè e si scende… non posso mai modificare questa routine
- 24-23 per loro: chiamata dubbia a sfavore – sportività o lancio della panchina? Impazzisco però senza fare cose troppo plateali, però l’embolo parte <la panchina la lancia tuo fratello>
- 24-23 per voi: chiamata dubbia a favore – diplomazia o negare a vita? Negare a vita , la vittoria è troppo importante
- Quali sono le tue ambizioni future e come lo vedi il futuro? Sicuramente il mio futuro sarà incentrato particolarmente sulla mia professione, ma fin quando sarà possibile cercherò di non abbandonare la pallavolo. Ovviamente uno dei miei sogni sportivi è quello di giocare in seria A …chissà <te lo auguriamo davvero>
- Cosa diresti ai giovani che si avvicinano a questo sport? La pallavolo è uno sport bellissimo che ti forma come persona. Ho vissuto esperienze bellissime e nonostante i sacrifici fatti per coordinare al meglio studio e pallavolo, ripeterei tutto.
- Un saluto a tuo fratello e tuo papà – Ci vediamo in palestra ragazzi, adesso iniziano i playoff quindi CONCENTRATI !!!
Nel ringraziarvi per la grande disponibilità e il fatto di esservi così spogliati alle nostre domande, vi auguriamo il meglio per questi playoff. Viva le famiglie unite, viva le famiglie che si nutrono di pallavolo, viva I Romano.
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