Inaspettatamente, forse per i molti, c’è un filo che lega Napoli al conquistadores per antonomasia, o meglio Il Conquistadores, Hernan Cortes, questo legame è costituito dalla Villa Pignatelli e dal busto di Hernan Cortes, realizzato da Manuel Tolsa nel 1794, ma andiamo con calma.
La Villa Pignatelli
Come abbiamo detto già in passato, parlando del Narciso di Gemito, la villa è entrata nelle disponibilità della famiglia Pignatelli Aragona Cortes solo dal 1867 . Inizialmente la grande villa realizzata lungo la riviera di Chiaia era la residenza di Ferdinand Richard Acton, figlio di Edward Acton ammiraglio della marina borbonica e segretario di Stato di re Ferdinando IV. Successivamente, nel 1841 il complesso venne acquistato dalla famiglia Rothschild che dopo l’unificazione dovettero vendere la villa ai Pignatelli. La nascita del museo è da ascrivere alla donazione fatta negli anni ’60 dall’ultima erede della famiglia, Rosina che donò allo Stato italiano il complesso e tutte le collezioni d’arte ivi presenti per farne un museo.
Questo spiega tranquillamente la nascita del complesso e del museo, ma esattamente come sono legati i Pignatelli a Cortes?
I Pignatelli, di per sé sono un’importante famiglia nobiliare italiana con diversi rami. Nel 1637 avvenne il matrimonio tra Ettore Pignatelli, ramo dei duchi di Monteleone, con Giovanna d’Aragona Tagliavia y Cortes, con il duca che assunse anche i cognomi e titoli della moglie Giovanna. La consorte di Ettore Pignatelli, Giovanna era figlia di Diego d’Aragona Taglia, importante famiglia nobiliare siciliana, e di Stefania Cortes, nipote diretta di Hernan e già ricca titolata di possedimenti sempre in Sicilia. Ettore, già prima del matrimonio era uno degli uomini più importanti dell’Italia e della Spagna dell’epoca ricoprendo ruoli di primo piano di vicerè per i regni d’Aragona e Castiglia in Spagna e ambasciatore per lo Stato pontificio.
Quando la villa venne acquistata dai Pignatelli vi vennero trasferiti anche i cimeli della famiglia, tra cui il busto.
Il busto di Cortes realizzato da Tolsa
Il Busto di Hernan Cortes è stato realizzato nel 1794 per la tomba nella chiesa di Gesù Nazareno a Citta del Messico, dove venne traslata la salma dell’uomo nel 1629. Si tratta di una rappresentazione dal gusto neoclassico in cui viene raffigurato l’umo ormai in età matura. Hernan Cortes viene rappresentato in armatura seicentesca, con quella che sembra una corazzina e il drappo di un mantello che va dalla spalla destra al fianco sinistro. Il volto è quello di una persona matura con la barba e i capelli dalla linea ritirata, ma comunque dallo sguardo sicuro, determinato.
Il busto venne realizzato dal prolifico artista del neoclassicismo spagnolo Manuel Vicente Tolsa Sarrion. Tolsa fu allievo delle reali accademie di San Carlos a Valencia e di quella di San Fernando a Madrid. La sua fu una carriera sia artistica che politica ricoprendo non solo il ruolo di scultore e architetto di corte, ma anche quella di direttore dell’accademia di scultura di San Carlos a Città del Messico, ma anche di ministro del commercio e di conio per il re di Spagna. Fu un artista estremamente prolifico sotto tutti gli aspetti legati alle arti plastiche occupandosi di fusione, intaglio, realizzazione di oggettistica sacra e profana, oltre che la realizzazione di infrastrutture pubbliche come canali di irrigazione, fornaci per la fusione di monete e cannoni.