Da sempre i colori influenzano le nostre emozioni perché i nostri stessi sentimenti sono colorati. Il nero viene associato ad emozioni negative come tristezza o paura; mentre i colori chiari come il giallo, l’arancione ci trasmettono sentimenti positivi. Ogni colore ha un proprio suono interiore. Per Picasso i colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle nostre emozioni; Per Kandinskij il colore è una vibrazione che tocca le corde della nostra anima-pianoforte-attraverso il cuore-tasto-e l’occhio-martelletto. Ciò che tiene sveglio il mio cuore è il silenzio colorato è una celebre frase di Claude Monet; essa racchiude in sè una sinestesia che mi ha sempre affascinato.
Cosa intendeva Monet quando parlava di silenzio colorato?
Visitando il Museo di Capodimonte ho riscoperto un’opera che per me rappresenta simbolicamente l’espressione del silenzio colorato, inteso come silenzio creativo-che non è vuoto creativo, ma il suo esatto contrario.
Il Mondo è diventato una stanza rumorosa, il silenzio è il luogo magico dove si realizza il processo creativo
David Lynch
In questo articolo scopriremo SPLIT! un’opera di Arte Contemporanea di John Armleder, artista Flexus, conservata a Capodimonte.
Split! di John Armleder a Capodimonte
SPLIT! di John Armleder è un’opera che che nonostante il suo astrattismo riesce ad esprimere emozioni colorate. L’artista svizzero scelse quest’ opera murale site-specific per omaggiare la sezione contemporanea del Museo di Capodimonte. Se è vero che l’apparenza spesso inganna, quest’opera può apparire semplicemente un mosaico geometrico di poligoni colorati disposti in modo casuale. Ma in quest’opera il colore è fondamentale e assume un significato simbolico ben preciso. L’oro, l’azzurro chiaro sono stati scelti dall’artista per evocare il candore e la fragilità della ceramica della Real Fabbrica di Capodimonte, voluta da Carlo Di Borbone; Il Giallo Napoletano , il blu e il viola, per omaggiare i colori tipici della manifattura francese Dagoty.
John Almedler vs Alberto Burri
SPLIT! di John Almedler si dispone specularmente al Grande Cretto Nero(1978) di Alberto Burri, un’ opera smaltata dalle dimensioni imponenti, realizzata con il caolino-materiale utilizzato per la produzione di ceramica-e massa resinosa(ne abbiamo parlato qui).Le due opere si relazionano l’una con l’altra come il polo nord e il polo sud di una calamita; sembra quasi che l’opera di Armleder nasca per rifrazione, dall’interazione del buio-cretto-e della luce circostante, come avviene per il prisma di vetro di Newton o per la Teoria dei colori(1810) di Goethe, secondo cui il colore derivava proprio dall’interazione dinamica tra il buio e la luce. Da un lato il cretto di Burri, nero, monocromatico. Dall’altro un’arcobaleno di colori vivaci racchiusi entro forme geometriche. Da una parte il silenzio dei colori. Dall’altra il silenzio colorato.
Chiudi gli occhi.Ascolta il tuo silenzio creativo. Senti che bel rumore