Lucariello e Raiz sono due uomini/personaggi spietati e sinceri che dopo aver militato in progetti complementari oggi debuttano ufficialmente con un’avventura condivisa.
Da qui nasce “Napoli C.le / Düsseldorf”, un EP di 6 tracce che ha come desiderio l’attualizzazione del cosiddetto codice della sceneggiata, a ritmo elettro/rap/rock, con toni e sentimenti anche piuttosto epici, espliciti e borderline.
Con l’aiuto dei producer D-Ross e Star-T-Uffo, Lucariello e Raiz hanno elaborato una serie di affreschi con cui illustrano storie metropolitane: racconti di figlie, ritratti di padri, diari di giovanissimi, cronache di ex criminali che si salvano diventando barbieri.
“Napoli C.le / Düsseldorf” spazia tra dinamiche esplicite e interpretazioni intimiste, un duplice binario su cui convivono a proprio agio le esperienze autonome di Raiz e Lucariello.
L’EP è disponibile dal 19 novembre in contemporanea all’uscita dell’ultima stagione di “Gomorra – la serie” che si apre proprio con una loro canzone, “Aria”.
Di seguito vediamo la tracklist:
- Ammèn
- Aria
- Denare cu’ ‘a pala
- Barbieri
- Edenlandia
- Napoli C.le/Düsseldorf
L’intervista
– Domanda che sembra scontata, come state?
Raiz: Molto bene, grazie.
Specie adesso che grazie al contributo di tutti sembra che stiamo oltrepassando la fase di emergenza.
Lucariello: Bene, veniamo da due anni assurdi.
Quando nasce un nuovo progetto si attraversano sempre forti emozioni.
– L’ultima stagione di Gomorra – La serie è iniziata con una vostra canzone, come vi sentite?
Raiz: Il regista Marco D’Amore le ha riservato un posto d’onore facendole accompagnare tutto il teaser iniziale della stagione, è una bella sensazione.
Lucariello: Il brano sembrava scritto apposta, in fondo, con le nostre canzoni, sia io che Raiz abbiamo raccontato di Gomorra prima ancora della nascita artistica di Gomorra.
È una grossa soddisfazione far parte di un progetto internazionale di alto livello com’è questa serie.
– Gomorra – La serie è vista male, soprattutto da alcuni napoletani, poiché racconta la brutta faccia di Napoli, come reagite a questo argomento?
Raiz: È cinema, fiction, mi sembra una polemica sterile.
Lucariello: Io credo invece che Gomorra rappresenti un’eccellenza dell’audiovisivo made in Naples.
Quanti talenti abbiamo visto esprimersi attraverso le cinque stagioni, è una serie che nasce da storie reali ma che adesso è un prodotto di intrattenimento crime al pari di altre serie statunitensi.
Che Napoli sia una città dai mille contrasti è sotto gli occhi di tutti, purtroppo per chi vive nei contesti criminali, reali, le gesta di Genny e Ciro sono una barzelletta, ve lo dico io che lavoro da dieci anni in un carcere minorile.
– C’è stato qualche grande artista che vi ha influenzato o da cui vi siete ispirati per la realizzazione di questo EP?
Raiz: I riferimenti spaziano dal grunge all’hip hop fino alla canzone napoletana.
Lucariello: Senz’altro Mario Merola e 2Pac.
– Quali possono essere, secondo voi, dei modi per fermare, o almeno diminuire, l’illegalità?
Raiz: Molto impegno nei quartieri difficili riguardo l’educazione dei giovani, posti di lavoro, intervento urbanistico per migliorare i rioni-ghetto.
Lucariello: Contrastare le povertà educative, seriamente, lavorare su piani decennali, al di là dei tempi elettorali.
Partire dall’infanzia, le povertà educative non coincidono necessariamente con la mancanza d’istruzione.
È necessario lavorare sui valori fondanti dell’individuo; veniamo da decenni di abbandono per intere generazioni.
– Quando non siete impegnati con la musica, cosa vi piace fare nel tempo libero?
Raiz: Pratico il sollevamento pesi da quando ero adolescente, il resto del tempo lo dedico alla famiglia.
Lucariello: Sto in famiglia, appena ho un po’ di tempo cerco di dedicarlo ai miei due figli.
Amo, anche, correre con i go-kart e sono un pessimo portiere a calcio.
Ringraziamo Lucariello e Raiz per la disponibilità e auguriamo loro un grande in bocca al lupo per la loro carriera.