Abbiamo già affrontato, in precedenza, i grandi ritratti politici, e questo di Napoleone I, Imperatore di Francois Gerard, non fa eccezione.
Francois Gerard
Gerard è stato un pittore legato agli ambienti rivoluzionari, vicino a Napoleone lo ritrasse più volte, così come con la sua famiglia e la sua cerchia dei collaboratori più stretti.
Allievo di Jacques-Louis David, visse la propria gioventù tra la Città Eterna e la Francia. Sotto David apprese i rudimenti del mestiere e allo stesso tempo un proprio percorso artistico che gli permise di sopravvivere artisticamente anche dopo la Rivoluzione. Gerard dopo la fine di Napoleone riuscì a ritagliarsi un proprio posto nell’arte della prima metà del XIX secolo divenendo il pittore ufficiale di Luigi XVIII. Una parte importante della sua bravura stava nel poter immortalare soggetti terreni con
una sorta di “anima mitologica”,
un riferimento agli episodi del passato che tanto piacevano durante il periodo dello stile Impero.
Napoleone, I imperatore
Il dipinto di Napoleone I, imperatore è qualcosa che si avvicina molto a quelli che sono oggi i ritratti di Stato. Gerard dipinse il ritratto ufficiale di Napoleone nel 1805, un dipinto conservato poi nella reggia di Versailles e da cui vennero tratte diverse copie da destinarsi alle varie parti dell’impero.
Quella presente all’interno della collezione del Museo di Capodimonte è una copia arrivata probabilmente assieme a Gioacchino Murat. Nonostante si tratti di un dipinto assolutamente inquadrabile con il “decennio francese” non si conosce la sua prima collocazione a Napoli. Dopo il 1815, con la Restaurazione, il dipinto di Napoleone venne destinato alla residenza borbonica della reggia di Portici. In quella che era stata una delle residenze preferite da Murat il ritratto di Napoleone venne conservato per molto tempo in un granaio fino a quando non venne riconosciuto come un dipinto di una certa importanza artistica e destinato a altro luogo. Negli anni ’40 dell’800 venne spostato all’interno della Reggia e nel 1874 venne destinato agli appartamenti reali di Capodimonte dove si trova tutt’ora.
Celebrare l’Imperatore
La professione principale di Gerard, che si trattasse di Napoleone, la sua cerchia, oppure del Regime successivo,
era rimasta sempre la medesima: ritratti di Stato.
Esattamente come le foto realizzate per i capi di Stato anche quello del Napoleone I, imperatore è un ritratto per celebrare e far conoscere la personificazione dello Stato. Si tratta di un tipi di linguaggio politico che, se al giorno d’oggi ormai è superato, ai tempi di Napoleone era ancora in voga esattamente come se si trattasse del pieno periodo romano.
Napoleone è rappresentato nel pieno della sua magnificenza, un Davide celebrato per aver sconfitto il Golia dell’oppressione, l’Antico Regime. L’uomo, piccolo, vestito di oro, bianco ermellino e rosso mentre impugna lo scettro di Carlo V, il simbolo di continuità dello status Quo, alle sue spalle il globo imperiale simbolo del dominio sul mondo.
Questa non è ne più e ne meno una celebrazione di quello che sarebbe dovuto essere il primo Imperatore di Francia, ma di fatto unico sovrano a potersi fregiare a tutti gli effetti di un titolo tanto effimero quanto l’estensione del suo stesso dominio.