E’ noto come il territorio vesuviano sia dotato di uno dei terreni più fertili al mondo, grazie alle eruzioni avvenute nel corso dei secoli che hanno dato vita a un substrato generoso di minerali prezioso per l’agricoltura. L’area alle pendici del Vesuvio infatti può vantare eccellenze uniche nel settore enogastronomico. L’unica pecca di questa terra così fertile è la mancanza di sostanza organica, a cui il giovane enologo partenopeo Antonio Giugliano e Marika Vallefuoco, fondatori di Cantina Maranto, hanno cercato di porre rimedio ricorrendo a una strategia naturale: l’utilizzo di lombrichi. Questi animali creano un humus ricco di sostanze organiche in grado di favorire l’incremento strutturale del suolo e l’assimilazione di macroelementi essenziali come l’azoto.
L’humus di lombrico
L’ispirazione dietro l’azione dei giovani imprenditori Antonio Giugliano e Marika Vallefuoco, è stata quella di utilizzare tecnologie moderne nel rispetto della tradizione, della natura e della sostenibilità, proponendo una nuova visione della figura dell’agricoltore. Così i fondatori di Cantina Maranto hanno da poco avviato l’allevamento domestico di una lombricaia al fine di produrre l’humus, concime organico particolarmente usato in agricoltura biologica ricco di enzimi ed auxine: sostanze provenienti dall’intestino dei lombrichi, che stimolano la crescita naturale delle piante.
I volcanic wine
Le peculiarità del suoIo vesuviano, dotato di terreni sabbiosi, con ceneri molto fini e particolarmente permeabili forniscono le condizioni ideali per ottenere uve di qualità. Queste condizioni danno vita ai cosiddetti volcanic wine: vini ricchi di fosforo magnesio e potassio, elementi che donano loro complessità, sapidità, mineralità ed acidità. Inoltre, le escursioni termiche di questi terreni ne favoriscono anche le componenti aromatiche, regalando ai volcanic wine un gusto ricco ed equilibrato.
Il Piedirosso “Millenial”
I terreni del Vesuvio, la cui una natura sabbiosa garantisce al vino caratteristiche organolettiche e sensazioni uniche, come profumo e mineralità, sono poveri di sostanza organica e presentano una carenza d’azoto. La sfida posta dal territorio è stata trasformata dal giovane enologo Antonio Giugliano in un’opportunità di crescita ed innovazione grazie all’intuizione della lombricaia a cui si deve la nascita del primo vino di Cantina Maranto: il Piedirosso “Millennial”, il rosso dedicato alla cosiddetta “generazione Y”.
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